giovedì 23 gennaio 2014

Da che pulpito viene la predica

Era una domenica tranquilla di gennaio. Un buon pranzo era l'unico ricordo da portare a casa.



Pioveva forte e un vento di tramontana soffiava nel capoluogo ligure. Dieci pullman di incredibili sognatori si recavano scortati nello stadio di Marassi che si trova a pochi centimetri da un fiume in piena che ogni tanto esonda provocando danni inestimabili. I segnali luminosi stradali invitavano alla prudenza e promettevano allerta 1.




All'interno dello stadio non c'era più un verde prato ma una piscina olimpionica. La partita come sempre scivolava via tra occasioni mancate, portieri miracolati e rigori non dati. Come sempre finiva con il golletto preso dal più antipatico degli avversari allenato dal più antipatico degli allenatori. Tutto già scritto, tutto nella norma.  Ormai ci si fa l'abitudine a tutto.  Siamo in un periodo di rassegnazione mistica perchè ti va tutto male ma bisogna pur  credere in qualcosa. E allora te ne torni a casa intonando la nuova canzone della curva (te la ricordi vero Mario?) e aspettando la prossima partita per essere di nuovo li con loro perchè questa è la tua missione. Eravamo al 20 gennaio e non avevamo comprato neanche una sedia dell'ikea, figuriamoci un rinforzo per la squadra. Poi improvvisamente, come solo noi possiamo fare, ci inventiamo uno scambio degno del peggior incubo. Sembra impossibile, sarà fantasia, nessuno può arrivare a tanto. Eppure è tutto vero, già scritto, già pianificato da menti diaboliche. E allora forse è arrivato il momento di riprenderci in mano la situazione ... nell'unico modo possibile ... la sollevazione popolare, la minaccia,   l'okkupazione, i seggiolini da far volare via. Lo so non si dovrebbe dire ne fare. Ma funziona .. ha funzionato. L'eco della rivolta è arrivato fino alla lontana indonesia dove l'uomo senza collo ha capito che "folse stava pel fale glossa cazzata". E allora dietrofront, figura di palta e tonnellate di inchiostro buttati. Adesso aspettiamo ancora fiduciosi, come sempre, nel vedere questo nuovo progetto con la speranza che certi colletti bianchi in società vengano definitivamente spazzati via. Dateci a noi per una anno la gestione del mercato e del giocattolo. Sono sicuro che faremmo meno danni e sicuramente in buona fede. Se sbaglieremo sarà solo per troppo amore.
Che dire poi dei disonesti che hanno preso lapalla al balzo per sputtanarci ancora una volta ergendosi a paladini della moralità. Ma andateven beatamente affanculo e rileggetevi cosa è successo solo qualche mese fa nella precedente sessione di mercato:

            Vicenda VIDAL:


        “Non vogliamo avere giocatori come lui nel Bayern Monaco”. Karl-Heinz Rummenigge tuona contro Arturo Vidal, nuovo acquisto della Juventus. “Aveva promesso ripetutamente al presidente che avrebbe firmato con noi, ora vediamo che valore hanno le sue promesse. Se il giocatore avesse mantenuto la sua parola e se avesse mostrato carattere, se fosse un uomo con una morale, allora sarebbe arrivato da noi. Ora Vidal gioca in un club che è come lui, basta guardare la storia giudiziaria della Juventus o, al massimo, i suoi ultimi risultati sportivi”.

      Vicenda BERBATOV:
CF Fiorentina comunica che l’operazione di acquisizione del calciatore Dimitar Berbatov è saltata definitivamente dopo che era stato definito un accordo con il Manchester United (scambio di contratto condiviso, prima rata del corrispettivo in pagamento e garanzia fideiussoria per la seconda rata già sottoscritta) e dopo che era stata raggiunta un’intesa verbale con il calciatore sul suo contratto. Nella giornata di oggi, il club inglese aveva concesso al suo tesserato il permesso scritto di recarsi a Firenze per le visite mediche e per firmare il contratto. Il calciatore si era imbarcato, in compagnia del suo procuratore e con biglietti pagati dalla Fiorentina, su un volo diretto a Firenze. Ma a Firenze il giocatore non è mai arrivato. A causa di operazioni spericolate e arroganti di altre società, che niente hanno a che fare con i valori della correttezza, del fair play e dell’etica sportiva e che si collocano oltre i confini della lealtà. Per quanto riguarda il calciatore, al di là delle sue caratteristiche e del suo valore tecnico, a questo punto siamo felici che non sia venuto alla Fiorentina: non meritava la nostra città e la nostra maglia e i valori che essa rappresenta.

Vicenda ISLA: 
Procuratore isla “La trattativa non è saltata, però non è neanche chiusa. Le due parti erano d’accordo su tutto, l’accordo economico era stato raggiunto e non so cosa sia successo. Ieri sera la Juventus ha voluto prendersi 12 ore per riflettere, probabilmente adesso sono diventate di più. Non credo che ci possa aspettare una firma domani perchè sto rientrando ad Udine e credo che per qualsiasi novità, se ne riparlerà lunedì“.

...E tu caro Fassone sei sicuro che hai agito in buona fede per il bene dell'Inter se fino a due anni fa esponevi una maglietta del genere?

mercoledì 8 gennaio 2014

lazio - inter 1-0



Ragazzi, la chiave di lettura è semplicissima: ci mancano i giocatori forti!
Inutile girarci attorno, la rosa è mediocre … era mediocre lo scorso anno e lo è ancor di più quest’anno. E soprattutto, nel calcio di oggi nessuna squadra al mondo può permettersi giocatori lenti come l’agonia, figuriamoci più di uno contemporaneamente (Ranocchia, Kuz, Cambiasso, Rolando…). Avete provato a vedere contro la Lazio quanto ci metteva la nostra difesa a far melina dietro (non pressati) per poi lanciare lungo nel vuoto del nulla più assoluto? Siamo riusciti a suicidarci contro una squadra di morti. Mettiamoci anche che i nostri sudamericani erano rientrati tre giorni dopo i laziali, con lo champagne e il cotechino ancora sullo stomaco. Hanno voluto le ferie più lunghe (Mazzarri è il terzo allenatore in sequenza che si ritrova dei morti con la panza al rientro post-natalizio … chi decide le date?) Nelle ultime due stagioni oltre a fare le vacanze lunghe hanno anche disatteso i compiti atletici, visto che poi a fine febbraio erano tutti morti. Vediamo che succede quest’anno. Mazzarri ha anche lui delle colpe, questo è evidente, se non altro per aver affermato che lui con la squadra dell’anno scorso non sarebbe mai arrivato 9°. Ok, ma non è che se arrivi 6° o 7° la situazione migliori. Sta storia dell’equilibrio tattico poi mi ha stufato. Giochiamo col 3-6-1 (mai visto in vita mia) e quell’uno è pure una seconda punta, ma di che equilibrio stiamo parlando?
Di giocatori forti già ne abbiamo pochi e quei pochi stanno in panchina! Quale grande allenatore con una rosa come quella dell’Inter può preferire Kuz a Kovacic? Ma stiamo scherzando?
Mettiamo una  seconda punta, anche il ragazzino della primavera ogni tanto, perché no? Visto che uno è oramai morto, l’altro si tatua le trombate sul braccio e quell’altro marcisce in panchina, se sei nella merda metti anche uno della primavera. Lo fanno tutte le grandi squadre, e noi che abbiamo uno dei migliori settori giovanili del mondo no! Possibile che non si possa mai fare a meno di Cambiasso? Per carità, non è il peggiore, ma non credo che possa fare 90′ per 38 partite … non più!  Olsen fa tanto schifo? A me non dispiacerebbe vedergli fare gli ultimi 10-15 minuti ogni tanto. Si parla tanto di nuovo progetto, di progetto giovani … ma dove? Li abbiamo tutti mandati via e quelli che ci siamo tenuti marciscono in panca. Qualcuno può dirmi quanto abbiamo speso tra Kovacic, Icardi e Belfodil? Tutti panchinari. Quindi, non abbiamo soldi, ne investiamo un sacco su giocatori giovani non ancora pronti e li lasciamo marcire in panca. E giochiamo coi morti. Wow, che progetto! Che acume!
La colpa principale era e rimane della società, con alcuni visibili incapaci nelle poltrone chiave. Se Thohir non lo capirà subito dando una bella svolta, prevedo una valle di lacrime anche quest’anno…
Ma chissà, forse la strategia in testa ce l’ha davvero e ci compra 2-3 titolari veri e forti. Magari… ma intanto  oggi leggo di Lamela e Quadrado alla Juve, Fernando al Milan dopo Honda e Rami, del Napoli che fa due acquisti importanti, di Nainggolan che è andato alla Roma e che ora con De Rossi, Strootman e Pjanic ha un centrocampo incredibile. Noi continuiamo a tenerci Kuzmanovic e a trattare Cannavaro. Il tutto senza una vera e propria presenza a livello dirigenziale. Moratti è sparito, Thohir è a ventimila km di distanza e commenta alla cazzo, Branca è ai caraibi e Ausilio sembra già morto.  Ma a noi tifosi qualcuno ci pensa. A quelli che hanno riempito il settore dell’Olimpico qualcuno ha riservato qualche parola di ringraziamento? O pensiamo davvero che il calcio è solo telecomando e tastiera? Chiedete a noi tifosi se preferiamo pareggiare o perdere con Cambiasso e Zanetti o con Kovacic e Olsen. Tanto tra nono o settimo posto che cambia? Giovedì a Udine ci aspetta la partita secca per il passaggio del turno di coppa Italia … e poi lunedì notte in un san siro freddo e desolante, il partitone contro il Chievo. Bisogna essere davvero innamorati per essere presenti sugli spalti e noi ci saremo … come sempre … senza che nessuno ce lo chieda.