venerdì 30 settembre 2011

Daje Claudiuccio nostro!

Conferenza stampa di Ranieri su Inter-Napoli:


D (Inter Channel): “Complimenti per le prime due partite con l’Inter, vittorie maturate dopo due pareggi. Due recuperi e la squadra ha avuto l’umiltà di recuperare. Penso che sia importante.”
Ranieri: “Certo. Questa squadra sta cercando di risollevarsi e dare ai tifosi quello che si aspettano. Poi c’è la grinta, la voglia di non mollare, di reagire. Questo è molto bello.”
D: “Tra i convocati c’è Pazzini. Come sta lui e come stanno gli altri che erano in dubbio?”
Ranieri: “Pazzini ha fatto differenziato, ma noi ci speriamo. Vediamo alla rifinitura di domani. Spero ci possa essere perché è un giocatore importante, che sta facendo gol, e noi ci speriamo”
D: “E’ corretto definire quella di domani la prima sfida scudetto per l’Inter?”
Ranieri: “E’ corretto. Il Napoli sta facendo grandi cose in Italia, in Europa. Li ho visti spesso, a Manchester come commentatore hanno fatto grandi cose. L’Inter anche se al momento dice cose diverse la classifica, io dentro sento che questa è una squadra da scudetto. Quindi domani e dopodomani sono due sfide scudetto.”
D: “Cosa ha detto nel primo discorso?”
Ranieri: “Io dimentico tutto. Io conoscevo l’Inter dall’esterno e ho raccontato loro cosa vedevo da avversario, una squadra che non mollava mai, che ti rimontava sempre, che non cedeva mai. Questo.”
D: “Ha provato il tridente?”
Ranieri: “Ma oggi ho mischiato tutto…”
D: “Maicon quindi?”
Ranieri: “E’ disponibile e sarà disponibile. Cosa da? Lì c’è una freccia nerazzurra in quella zona del campo. Prima ero io a dovermi preoccupare di quella fascia, ora saranno gli avversari.”
Ranieri: “Se non lo sentissi non farei più l’allenatore. E’ la prima, ci tengo a fare bene, a vedere la squadra che giochi con personalità. Voglio che i tifosi ci stiano vicini e i ragazzi stanno facendo di tutto per riportare l’Inter a grandi livelli”
D: “E Stankovic?”
Ranieri: “Beh, sono considerazioni che faccio l’ultimo giorno. Stankovic ha avuto un problema importante, differente, c’è poi una sosta. Analizzerò tutto e deciderò domani. Non è detto che parta titolare.”
D: “A distanza di anni affronta il Napoli, un Napoli che torna in corsa per lo scudetto. Che ricordi hai di Napoli?”
Ranieri: “Dopo Cagliari è stata la prima grande squadra che ho allenato. Era il primo anno dopo Maradona e c’era da ricostruire tutto. Ho allenato giocatori meravigliosi. Scommisi su Zola ed ebbi ragione. Le sensazioni sono positive. Io resto legato a tutte le squadre dove ho giocato o allenato. Sono contento che il Napoli stia tornando a grandissimi livelli e di quello che stanno facendo De Laurentiis e Mazzarri. La seguo in Champions League. Ma domani è campionato e cercheremo di batterla.”
D: “Al di là delle vittorie e dei gol fatti, quello che salta agli occhi della sua Inter è la voglia di soffrire. Forse questa è l’indicazione migliore che ha avuto?”
Ranieri: “Sì, però non vorrei soffrire. Tipo arrivare sul 2-0 e mantenere. Ci arriveremo (sorride, ndn)”
D: “Si sarebbe mai aspettato di avere il tifo di Mourinho? Un po’ uno scherzo del destino.”
Ranieri: “Ma non è uno scherzo del destino. Ogni volta che ho incontrato Mourinho ci siamo visti come colleghi senza problemi. Quelle sono scaramucce che ci stanno. Non la farei tanto lunga.”
D: “L’Inter in questi anni ha avuto molti infortuni. E’ un problema che si risolverà? E poi Buffon ha detto che è dispiaciuto che lei sia andato all’Inter perché si è rinforzata.”
Ranieri: “Sugli infortuni spero che miglioreremo, ma una stagione lunga, densa, con moltissimo stress, succede. I muscoli devono essere sempre al 100% e lo stress continuo genera piccoli infortuni. Basta che salti una settimana e perdi tre partite. Cercheremo di migliorare. Su Buffon: mi conosce bene, e sa come lavoro, e forse 1+1 fa 2.”
D: “Sul trequartista come finisce: riproverà Coutinho o Alvarez o nessuno dei due? E poi i giocatori italiani hanno superato i giocatori italiani schierati, cosa ne pensa?”
Ranieri: “Trequartista: vedremo. Non faccio pretattica, ma la formazione è l’ultima cosa alla quale io penso finito l’allenamento. Io ci penso da adesso in poi. Ho delle idee, posso essere portato a Coutinho perché ha fatto bene ma deve migliorare tanto, idem Alvarez, ma ho molte possibilità. In base anche ai recuperi devo valutare bene. Sui giocatori stranieri: ci sono periodi in cui ci sono molti giocatori italiani bravi e in altri momenti meno. La Francia creò Clairefontaine, abbiamo visto la Germania con tedeschi di sangue importanto, quadrati come mentalità ma con la fantasia del loro sangue. Noi abbiamo sempre avuto fantasia e sfrontatezza, ma siamo un attimino in ritardo. Credo che questa difficoltà economica che l’Italia sta attraversando e tutta Europa, dovrà far sì che qualcosa bisogna fare. In Spagna e Inghilterra ci sono le squadre B, perché il gap tra Primavera e Prima Squadra è troppo alto. In altri campionati lo puoi fare, qui può succedere solo con campioni stratosferici, mentre gli altri non ce la facciamo ad aiutarli. Prandelli e piano piano anche Ferrara si trova credo sempre in difficoltà per fare una nazionale che porti i nostri colori nel mondo. Bisogna fare qualcosa.”
D: “Cosa bisogna fare adesso con l’Inter?”
Ranieri: “L’Inter era malata, ma la medicina devi continuare a prenderla. Ovviamente vincere aiuta a lavorare con calma, ma non bisogna fermarsi. Abbiamo iniziato una strada, ma c’è ancora da camminare. Dobbiamo continuare a lavorare”
D: “Cosa cambia nel suo metodo quando deve subentrare o quando parte come allenatore di una squadra?”
Ranieri: “La differenza è che quando inizi riesci a conoscere meglio i tuoi giocatori, anche se non li conosci veramente mai. Quando subentri devi farti aiutare dai collaboratori, e qui sono fortunato perché ci sono persone che sono qui da molti anni, e io devo sbagliare il meno possibile e chiedo chiedo chiedo. Coutinho io non è che li conosco da dieci anni, no? Sono cose importanti. E io devo ringraziare tutti i collaboratori che l’Inter mi ha messo a disposizione.”
D: “Ha detto che l’Inter è una squadra da scudetto, lei glielo ha chiesto ai giocatori, fatemelo vincere?”
Ranieri: “No. Gli ho detto andiamo a vincerlo, non fatemelo vincere”
D: “Le parole di De Laurentiis sulla finale di CL tra Inter e Napoli sono una provocazione o una speranza?”
Ranieri: “Io credo che sia un sogno. Ed è giusto che sia così. Sennò partecipare tanto per non vale la pena. E’ giusto che il Napoli pensi in grande.”
D: “Le condizioni di Chivu che è tra i convocati? Con il ritorno di Maicon, cosa farà con Nagatomo che ha fatto molto bene?”
Ranieri: “Chivu è convocato, è a disposizione, poi deciderò cosa fare. Nagatomo è un gran giocatore, di cui mi fido ciecamente, che lavora sempre ed è a disposizione quando l’allenatore lo chiama. Giocherà spesso perché è un giocatore su cui punto.”
D: “Si guarda anche gli altri? Come Juve-Milan?”
Ranieri: “Certo. Se ci aspettano ci fanno un piacere. Ma noi dobbiamo guardare la nostra partita, è dura, non sarà facile, ma noi dobbiamo provarci.”
D: “Quanto la sta aiutando il fatto che Moratti tutti i giorni la riempia di complimenti? Con Gasp non è successo”
Ranieri: “Io credo che ricevere complimenti non fa mai male. Il mio mestiere è uno dei più difficili, anche se ben remunerato, ma ricevere complimenti è meglio che ricevere critiche, no? Alla catalana.”
D (IC): “Parliamo di calcio. Cosa le piace del Napoli?”
Ranieri: “E’ una squadra molto compatta. Poi hanno Cavani che carica tutti gli altri e trascina a correre tutti. Mi piacciono le idee che esprime e un allenatore che ha costruito un gran bel blocco.”
D (IC): “Sarà possibile prima o poi vedere Chivu a centrocampo?”
Ranieri: “Ho tanti grandi centrocampisti, meglio lasciarlo lì dietro, no?”

5 CONSIDERAZIONI SULLA CONFERENZA DI RANIERI
1 – Tornano Deki, Maicon insieme a Chivu e al Pazzo: bene così, Claudio.
2 – “Questa squadra è da scudetto, andiamo a vincerlo”, musica maestro: allenare l’Inter vuol dire anche porsi obiettivi e riferimenti diversi dall’Udinese.
3 – Finalmente qualcuno inizia a porre all’ordine del giorno la necessità di ridurre il gap con le giovanili per aiutare i ragazzi a crescere: la presenza mercoledì di Ranieri a Inter-Basilea non è casuale.
4 – Il mister sa come blandire la società e come prendere i giocatori: ai livelli che competono all’Inter per fare l’allenatore è una qualità indispensabile.
5 – “La strada è ancora lunga”: bravo mister! Non abbassiamo la guardia, e continuiamo a lavorare. Insieme.

1 commento:

PRES. ha detto...

trovo un Ranieri diverso rispetto a quando allenava i gobbi e i lupacchiotti molto piu convinto e carico buon segno e se ci crede lui a maggior ragione ci dobbiamo credere anche noi tifosi e come la volta scorsa nel mio commento IN CULO ALLA BALENA MISTER