lunedì 23 aprile 2012

Fiorentina - Inter

LA TRASFERTA:
Si parte all’alba dato che hanno deciso di farci giocare all’ora di pranzo. Io, la Carmen, l’Alfiere e il Noga. Il Presidente ormai ci ha abbandonato (speriamo l’anno prossimo non faccia lo stesso errore) e la Manu assente giustificata per motivi  … familiari. L’Alfiere complice la notte in bianco, all’ingresso di Busto già russa e più o meno è andata così per tutto il viaggio.  Il tempo ci ha fatto temere per il peggio visto che per tutto il viaggio ha piovuto copiosamente e dei grossi nuvoloni neri ci hanno accolto a Firenze.

Ore 10 arrivo nel capoluogo toscano e direzione P.le Michelangelo dove comincia la parte più interessante della trasferta: il cibo!




La Carmen infatti ha portato da mangiare per tutta la curva e chiaramente noi ne abbiamo approfittato prima, durante e dopo la partita! Pane, salame, mortazza, formaggi e ogni ben di Dio con un’attrezzatura da pic-nic da far invidia.

Alle 11.30 siamo dentro lo stadio insieme ad un migliaio di fratelli.


Anche il Franchi rispecchia l’obbrobrio degli stadi italiani e per fortuna le nuvole nere ed il forte vento ci risparmiano la pioggia visto che l’avremmo presa tutta.  Trasferta tranquillissima anche dal punto di vista della rivalità con i tifosi locali … non pervenuti, un po’ come i 22 in campo. 
Alle 15.30 ci fanno lasciare lo stadio e cominciamo il ritorno verso casa con un tempo decisamente migliore che ci permette di ammirare la bellezza degli Appennini (tranne l’Alfiere che russa di nuovo!) e facciam oda scorta al pullman dell'Inter che torna mestamente verso Appiano.

A parte la partita .... tutto perfetto come sempre! Alla prossima speriamo più numerosi. 

LA PARTITA:
L’Inter da trasferta produce, conclude e raccoglie poco. Troppo poco per poter sperare in un terzo posto. Se giocassimo a quattro zampe non saremmo più lenti.  Stamaccioni rispolvera lo schema che gli ha portato fortuna in Primavera: un 4-2-3-1 in fase offensiva che scala a un 4-4-1-1 in fase difensiva. Peccato che abbiamo un palo della luce con la parrucca bionda, che al posto di esterni di corsa abbiamo Alvarez e Zarrate e che Milito è abbandonato più solo di un giapponese su un’isola dopo la seconda guerra mondiale. Man mano che i minuti scorrono i nostri dimostrano di non avere gambe e determinazione per provare a vincerla e rischiano di perderla: Julio para il rigore a Llajic, Lucio salva un gol quasi fatto. Unica scusante è che i cambi obbligati secondo me rovinano i piani di Strama. L’unico cambio programmato era Forlan per Sneijder che però entra, incide poco, e dopo 5 minuti decenti comincia a perdere e sbagliare palloni. Risultato: un punto che non serve a nulla, se non ad alimentare i rimpianti per  le scelte scellerate compiute dalla società negli ultimi due anni. Un punto che ci da una posizione che meritiamo in questo campionato: quello di comprimari senza arte né parte. Un posizione che la nostra storia non merita.


2 commenti:

noga ha detto...

Non vorrei essere retorico, ma il nostro blogger è sempre preciso e puntuale come il solito.
Andare in trasferta per seguire l'Inter lontano da S.Siro è molto divertente, sarà la compagnia, sarà l'emozione per la partita, sarà vedere uno stadio nuovo è qualcosa di unico. perchè la trasferta è la trasferta!!! grazie ai compagni di viaggo.
riguardo la partita la squadra non è riiuscita a fare nulla di buono che un misero zero a zero. ed è andata bene! mi chiedo perchè il mister si ostini a far giocare Zarate e Forlan? non hanno voglia di giocare!
Strama fai giocare ragazzini della primavera al loro posto!!! sicuramente metterebbero più impegno!!!
Ora vediamo che si fà a Udine, sperando di vedere un'altra Inter con grinta e voglia di portare a casa i tre punti.

ValeVice ha detto...

L'Alfiere ha dormito anche dopo cena... immediatamente...! Poi dice che è stanco... bah!!! Bellissima cronaca di trasferta! ;-)
E oggi abbiamo vinto finalmente...!!!!