mercoledì 27 febbraio 2013

Jhon Carew

Penso sia la prima volta che l’Inter cerca di prendere un calciatore che aveva già smesso di giocare. Un giocatore che è fermo da più di un anno e che ultimamente si dilettava a girare il mondo e fare l’attore. Una conferma che il fondo è stato toccato.  La strategia di Branca è seconda solo a quella di Bersani.
Rocchi, che nel frattempo vive alla Pinetina in un polmone d’acciaio, era il vice Milito. Adesso che Milito si è rotto  giustamente prendiamo Carew per fare il vice Milito e Rocchi fa il vice Carew. Solo che Carew non ha sta superando le visite mediche. Quindi ci serve un vice Carew di cui Rocchi possa fare il vice. Già che è in Italia io farei un’offerta a Maradona, o a Papa Ratzinger che si è appena svincolato e Luca Barbarossa niente? Oltre 200 gol nella nazionale cantanti, non mi pare sia sotto contratto con nessuna squadra. Siamo riusciti ad oscurare  anche l’acquisto di Anelka. Pensate … un attacco Carew-Rocchi.  Per fortuna non li abbiamo presi in agosto altrimenti i prezzi degli abbonamenti schizzavano. Questo omone di due metri tra l’altro sul collo ha un tatuaggio che per un errore ortografico e di traduzione del tatuatore riporta la seguente frase: La mia Vita … Le mie Mestruazioni! E non sto scherzando (andate sul link sotto la foto).
Sai che serate organizzerebbe con Balotelli & company in questi 3 mesi di contratto. Con Boateng forse non andrebbe d’accordo visto che nel breve periodo in cui giocò nella Roma riuscì anche lui ad avere una storia con Melissa Satta (devono proprio piacerle i giocatori a questa…)
Penso e spero che la cosa andrà a finire in un nulla di fatto per la condizione fisica in cui versa il norvegese. Ma il solo fatto di averci pensato dimostra che abbiamo una dirigenza allo sbando.
Vi prego qualcuno li fermi. Noi non ce lo meritiamo.


lunedì 25 febbraio 2013

Inter - milan 1-1

Un derby freddo quello di ieri sera. Freddo per il clima, per le curve abbastanza sottotono, per la posta in palio e soprattutto per la prestazione. Ho difeso Stramaccioni in tutte le occasioni contro il luogo comune che la formazione non la facesse lui ma i senatori, che non avesse le palle per scegliere in autonomia, che fosse sveglio e leggesse le partite come un veterano. Continuo a pensare che mi piace la sua idea di calcio ma l’Inter non è per i senza palle. Per far giocare i soliti due o tre è costretto a  inventarsi Guarin fuori ruolo e  a lasciar fuori kuz,  kova e Benassi. Ha chiesto 5 giocatori nel mercato di gennaio e ieri erano tutti in panchina. Dopo lo scempio tattico visto ieri sera non c'è più niente da dire. Se ogni squadra che ci gioca contro sembra il Barcellona forse la favoletta della "partita della vita" non regge più e bisogna cominciare ad interrogarsi sui nostri eroi, perché è giustissimo dire che Zanetti non appoggia come dovrebbe un qualunque terzino di LegaPro e che Cambiasso non ha manco più la forza di alzare le braccia per riproporre la versione "Vigile" già apprezzata ad inizio anno, ma che 10 giocatori di movimento professionisti corrano 10 minuti a partita è una roba indecente di cui qualcuno ci deve rendere conto. Ieri sera è stata la fotocopia della partita di Siena,  di Firenze, di Udine, solo che in quelle occasioni i gol sono entrati e invece l’uomo senza neuroni ieri ne ha sbagliati 3 o 4 grazie soprattutto all’unico grande acquisto fatto quest’anno, Handanovic.
Zanetti che lascia sempre la fascia deserta quando cerchiamo di salire, Nagatomo messo sulla fascia sbagliata e completamente fuori condizione, Cambiasso che si fa saltare da Muntari da fermo continuamente, Alvarez che gioca sempre sulla fascia sbagliata e che viene sostituito quando cominciavano ad esserci gli spazi per far male, Cassano che è più fermo della traversa, Palacio che è l’unico attaccante e che gioca ininterrottamente da centinaia di partite mentre Livaja a Bergamo fa una doppietta e Rocchi tieni il bloc-notes a Baresi,  e soprattutto tu caro Mister che ci impieghi un tempo a capire che dovevi invertire le fasce, che ci fai giocare in 8 snaturando mezza squadra per avere in campo Cuchu, Pupi e Cassano. Poi quando finalmente imbrocchi il cambio (tardivo, ma meglio tardi che mai) e stiamo schiacciando il Milan rischiando pure di vincere, ti scopri cuore di pecora e distruggi la fascia sinistra che funzionava bruciandoti un cambio.
A sentire le dichiarazioni di oggi sembra un successone quello di ieri. Tutti a farsi i complimenti a vicenda e a dire che siamo ancora li attaccati al terzo posto. La verità l’ha detta solo Allegri: “Quando l’avversario è moribondo devi ucciderlo”.
Se tra oggi e domani la Lazio e la Fiorentina fanno risultato e domenica il Catania continua la sua serie positiva potremmo scendere al settimo posto.
Abbiamo dimostrato pazienza e ancora la dimostreremo. Sappiamo che è un anno così ma usiamolo per dare un valore alla prossima stagione e non buttiamolo via per raggiungere obiettivi impossibili.
E se mi guardo intorno vedo i tifosi della Juve che fischiano Giovinco e altri giocatori sull’uno a zero contro il Siena facendo incazzare Conte, vedo la Roma che forse verrà acquistata da un finto sceicco che abita in un bilocale di Perugia, vedo Zamparini battere il record di allenatori pagati contemporaneamente, vedo la Lazio e la Viola fare un ottimo campionato ma niente di più in prospettiva, vedo il Napoli in balia già della prossima campagna trasferimenti e vedo il Milan che presto diventerà una polveriera con Balotelli che inevitabilmente procurerà dei problemi fuori e dentro il campo con il faraone già sottotono e messo in ombra dal bresciano di colore.   
Mal comune mezzo gaudio si dice. Comunque anche in questi momenti, anche se ti incazzi durante la partita, anche se vedi sempre il bicchiere mezzo vuoto, come recitava la coreo della Nord …                          

FC Internazionale
 … Mi fai tremare il cuore … Mi fai smettere di respirare.



      

venerdì 22 febbraio 2013

Cluj - Inter 0-3

Due gol all'andata e tre al ritorno. Un ginocchio a san siro e uno in transilvania. Abbiamo passato il turno e abbiamo perso l'unica vera punta e l'unico centrale disponibile per il derby. Nel frattempo non abbiamo pututo fare tournover perchè Silvestre si è stirato, Jonathan infortunato non so a cosa, Obi è sparito (stanotte all'una gli hanno svaligiato la casa ... ma lui dov'era?), Stankovic è fermo per affaticamento dopo 14 minuti giocati nell'ultimo anno, Gargano ha dei problemi muscolari, Nagatomo idem, Chivu non si è ancora ripreso dall'ennesimo infortunio, Rocchi Schelotto e Kuzmanovic non sono inseriti in lista UEFA.
Potrebbe essere sfiga, quelle annate in cui tutto va storto. Potrebbe.
Ma magari c'è dell'altro. Preparazione atletica, mercato gestito male, staff medico inadeguato che poi è lo stesso dai tempi del Mancio e che molte volte ha provocato attriti con lui e poi con Mou. O magari è solo sfiga ma quella prima o poi passa.
La nota positiva è stato vedere giocare Benassi, Kovacic, Pasa, e Mbaye tutti insieme. Mentre i 90 minuti ancora giocati da Zanetti e Cambiasso non li giudico più. 
Questa coppetta ci ha portato a giocare in posti sperduti, ci ha fatto iniziare la preparazione 20 giorni prima, ci fa giocare di giovedì e non porta soldi. Ma adesso in teoria comincia il bello a partire dalla sfida col Tottenham che penso sia la più interessante degli ottavi. Ritroveremo AVB e Bale, giocheremo finalmente in uno stadio vero e potremo  magari vendicarci dell'ultima sfida in champions quando fui costretto a guardarmi sei gol entrare nella nostra porta tra san siro e Londra e dopo essere stati in vantaggio 4 a 0 nella prima mezz'ora. Strama invece col Tottenham ne prese addirittura 7 in una sola partita, con la primavera dell'Inter. Da quella disfatta cominciò la sua cavalcata trionfante nella Generation Cup che lo portò poi sulla panchina più scottante del mondo (dopo quella di Zamparini!).
Speriamo bene.
Domenica sera invece ci attende una formalità. Loro sono più forti ed hanno appena distrutto gli extraterrestri del Barcellona. Sono nettamenti i favoriti e hanno già i tre punti in tasca. Ma poi si sa come vanno queste cose ...

Un piccolo tifoso interista saluta l'ingresso in campo di Balotelli ...

giovedì 21 febbraio 2013

Un incubo...

Ho fatto  un sogno spaventoso.
Ho sognato che a pochi giorni dal derby  prendavamo quattro gol da una squadra che veniva da 7 partite senza vittorie ... Che il Milan con Pazzini e Muntari batteva il Barcellona 2 a 0... Che Berlusconi si ricandidava e usava il derby per vincere le elezioni ... Che la juventus batteva in trasferta 3 a 0 i suoi avversari in champions ... che il Milan ci rimontava 16 punti in campionato in dieci partite e ci sorpassava ... che l'unica nostra punta si rompeva il ginocchio al 7° minuto della partita più inutile dell'anno ... 

Svegliatemi vi prego ....




lunedì 18 febbraio 2013

Fiorentina - Inter 4-1

Nessun commento. Nessuna disamina tecnica. Nessuna giustificazione.
Riporto solo il motivetto che i tifosi viola ci canticchiavano sulle note de "U surdato nnammurato":

"Il pallone è quello giallo, il pallone è quello giallo"

Noi non ci meritiamo tutto questo.

venerdì 15 febbraio 2013

Inter - Cluj 2-0

La partita di ieri per me è finita dopo 7 minuti. L’infortunio del Principe è stata una mazzata per tutti. Non andrei a sprecare paragoni con Ronaldo ma il senso di smarrimento e di impotenza è in questo momento pari a quello provato a Roma nella partita con la Lazio quando il Fenomeno uscì piangendo in barella. Lo avevamo aspettato tanto in questa stagione e domenica ci aveva fatto capire tutta la differenza che c’è in campo quando gioca.  La stagione è ormai finita e forse anche la carriera. Almeno a questi livelli. Quindi non scriverò nulla della splendida doppietta di Palacio, del promettente debutto di Kovacic, di Cassano, dei balbettii di Silvestre e Pereira sempre più vicini ad una bocciatura, del fatto che in panchina non abbiano nessuno in grado di sostituire il Principe. Forse non doveva giocare ieri, in una competizione ancora lunghissima e che se la conquisti porti a casa 5 milioni, ossia lo stipendio lordo di Chivu di un anno, a fronte dei 35-40 milioni garantiti dalla Champions. Adesso il terzo posto è un’utopia. Ci sono da giocare una ventina di partite e pensare di farle giocare tutte a Palacio e Cassano è assurdo. Moratti scarta l’ipotesi di un ritorno sul mercato ed ha ragione. Non avrebbe senso, quindi Strama dovrà fare ancora  una volta di necessità virtù. Ieri ha sostenuto che da oggi in poi adotterà il 4-3-3, ma senza il Principe dovrà inventarsi dell’altro. Avrà le necessità di recuperare Alvarez e Rocchi e anche in fretta. Potrà buttarsi in 4-2-3-1 come fece Spalletti qualche anno fa. Spero solo che un mancato raggiungimento degli obbiettivi non faccia cambiare idea a Moratti di puntare su di lui per il futuro. Comunque la si veda, il destino ci ha mescolato le carte e noi dobbiamo giocare con quelle che ci restano in mano. Ma siamo abituati a soffrire e forse il gruppo sarà ancora più unito.
UNITI, FIERI , MAI DOMI!

lunedì 11 febbraio 2013

Inter - Chievo 3-1

Finalmente una domenica positiva. A parte i gobbi che fanno un campionato a parte, le altre han perso tutte dei punti e noi nonostante tutte le cazzate fin qui commesse e le 7 sconfitte in stagione (1 su 3 giocate quasi) siamo a un punto della zona champions. Questo la dice lunga sul valore del campionato. Il mister vuol cambiar pagina e comincia dal modulo. Torna al 433 con Kuzmanovic davanti alla difesa in grado anche di far ripartire l’azione e con Gargano e Cambiasso che mettono in campo il grande sacrificio alla corsa il primo e la grande sapienza tattica e tecnica il secondo. Tra l’altro Garganella tira un punizione che se entrava veniva giù lo stadio. C’è poi Cassano, libero di inventare e di farsi ispirare dai movimenti dei compagni di reparto Milito e Palacio. Finalmente il Principe è rientrato e la differenza si vede. Pochi come lui al mondo sanno muoversi senza palla. La difesa a 4 riporta il Capitano nel ruolo che più gli compete e infatti fa una buona partita. Le amnesie dei due centrali, purtroppo anche ieri si sono viste e dobbiamo sempre partire pensando che prima o poi un gol lo prendiamo. Doveva essere la partita del gioiellino Kovacic ed invece pare si sia fatto male alla messa del mattino inciampando mentre andava verso l’altare a prendere la comunione. E’ stata anche la partita del rientro di un altro guerriero, forse l’ultimo in rosa, quello Stankovic alla prima presenza stagionale; ci è mancato tantissimo, la sua grinta e determinazione in campo e in panchina è fondamentale. Si è visto però che è ancora completamente fuori forma. Comunque tre punti d'oro, soprattutto in vista di quello che ci attende. Il calendario adesso è in salita, Fiorentina e Milan le prossime due in campionato con in mezzo i sedicesimi di Europa League. Si comincia a far sul serio e spero che la partita di Siena rappresenti come all’andata il punto più basso da cui risollevarci e ripartire, magari rifacendo il record di 10 vittorie consecutive, da questa meravigliosa pazza squadra puoi aspettarti di tutto. A proposito di pazza: mi dicono che su Mediaset Premium la partita col Cluj la presentano proprio così: La chiamano Pazza Inter, perché perde partite già vinte, e con loro lo spettacolo è assicurato…”  I leccaculo di Fininvest non hanno perso occasione per denigrare la nostra squadra dimenticando però che l’aggettivo pazza è nato per le clamorose rimonte effettuate dai nostri beniamini, proprio come quella del Liverpool in quella indimenticabile finale di Istambul contro non mi ricordo più quale squadra .. ah si … la seconda squadra di Milano!
“Perché perché il primo tempo tu vincevi 3 a 0 e alla coppa ci credevi per davvero perché perché … 3 a 1, 3 a 2, 3 a 3!!!
Il Derby è già iniziato. Due parole sulla Curva. Spero che al derby non si sentano i cori razzisti di ieri contro quel coglione che ha calpestato la nostra maglia. Abbiamo solo da perderci. Solo tanta ironia e fischi. Ne siamo capaci e non daremmo così adito ai servi giornalisti di buttarci ancora la croce addosso. Da applauso invece lo striscione civile e pungente esposto sempre ieri sera.

 SQUADRA E SOCIETA’: AVANTI CON IL PROGETTO MA NON MANCATECI DI RISPETTO
Diteci chiaramente quale è il progetto e dimostratelo con i fatti. E noi lotteremo insieme a voi. Come e più di prima

giovedì 7 febbraio 2013

Il rumore degli amici

La trasferta di Siena è ormai archiviata. Sono riuscito per due giorni, gironzolando per Londra con Dario,  anche a dimenticare tutta l'amarezza per quello visto in campo. Per due giorni ho digiunato da qualsiasi collegamento con i media italiani, senza leggere giornali, sentire televisioni e sbirciare internet. Ogni tanto fa bene. Oggi al rientro pensavo e speravo di leggere finalmente da qualche parte un trafiletto nel quale qualcuno dei dirigenti della società facesse da parafulmine per il mister garantendo per lui, cercando di spiegare il momento o difendendo la campagna acquisti. Naturalmente niente di tutto questo. Solo due parole dette da Cassano (sic!) che dichiara che da noi si sta bene (forse sarà perchè non si fa un cazzo in settimana). L'unico che ha parlato è stato Moratti dal solito marciapiede affermando che in questo momento dobbiamo stare attenti soprattutto dagli attacchi degli amici. Cosa avrà voluto dire? A chi era indirizzata la frase? In effetti stiamo assistendo dall'inizio dell'anno ad una serie di frecciatine lanciate da diverse persone legate all'inter; dai tifosi vip come Mentana e Bonolis, all'ex Paolillo, da Materazzi, da Tronchetti Provera, da Monti del Corriere della Sera ecc.
Il bersaglio sembra essere il duo Branca e Ausilio. Obbiettivamente sono indifendibili e mediaticamente odiosi. Ma purtroppo a farne le spese è il mister che sembra in balia degli eventi. Spero di essere smentito ma non vedo niente di buono in questo atteggiamento. Il Circo Medrano si è messo all'opera e vuole il terzo posto. L'hanno spinto fin lassù a suon di rigori e favori e l'ultima incredibile sceneggiata è far giocare Cagliari-Milan a Torino perchè il prefetto ha dichiarato inagibile lo stadio per la seconda volta in stagione (la prima è stato con la juve ... che strano!). Poi c'è Galliani, tornato ad essere ai vertici della lega, che dice il falso senza nessuno che controbatte (clamorosa la conferenza stampa di venerdì scorso). E' veramente un momento negativo e dobbiamo stare vicino ai ragazzi. Noi dobbiamo fare qualcosa anche facendoci sentire, sia in positivo che in negativo. Anche domenica a Siena ho visto un atteggiamento di rassegnazione tra i tifosi, anche nella Curva. Mostrare indifferenza crea solo terreno fertile per coloro che si stanno arricchendo alle spalle dell'Inter. L'inter appartiene alla passione dei tifosi. Se ne devono ricordate tutti. Non vorrei che si finisse come al parlmanento italiano, sempre più pregno di leccaculo, truffatori e affaristi che del problema Italia se ne infischiano, grazie anche all'atteggiamento del cittadino medio che sempre più si riempe la bocca con la solita frase: "tanto non cambia niente".


Ieri passeggiando con Dario nello Stamford Bridge, ho pensato a ciò che la nostra Inter riuscì a compiere in quello stadio, andando a giocarsela a viso aperto senza paura e con la schiuma alla bocca. Una partita che ci spalancò le porte del paradiso. Non pretendo tanto ma non voglio vedere neanche la rassegnazione  che leggo negli occhi di chi indossa oggi i nostri colori.

lunedì 4 febbraio 2013

SIena - Inter 3-1

La Partita:
C’erano tutti i presupposti per vincere facile. I nuovi arrivi, una squadra contro che ne aveva perse 7 delle 8 precedenti, la crisi del Monte dei Paschi, il settore ospiti ben gremito e fiducioso, il possibile aggancio al 3° posto visto il momento della Lazio. Niente di tutto questo. Come il Novara lo scorso anno, il Siena ci toglie 6 punti su 6 ed andrà in serie B. Mollezza e squilibrio tattico. Ormai è una costante da fine ottobre. Siamo inadeguati in ogni reparto e la cosa peggiore è che non vedo un trascinatore che ci porti fuori dalla melma. Sarà un caso ma il declino è iniziato da quando abbiamo vinto a Torino ed abbiamo detto a Snejder che doveva spalmare l’ingaggio. Lo stesso trattamento avverrà con i senatori e da allora le prestazioni sono calate drasticamente. Milito e Stankovic spariti, Cambiasso morto. Pare che quest’ultimo si sia rifiutato di spalmare e che stia puntando i piedi. Di Zanetti oramai non parlo più perché sta rovinando una carriera perfetta pensando di battere il record di Maldini. Sugli altri non inferisco perché tanta è la pochezza vista ieri che è impossibile pensare che siano diventati tutti improvvisamente dei giocatori così mediocri. I nuovi qualcosa porteranno, Kuzmanovic ha debuttato con personalità e ha mostrato la differenza tra un centrocampista normodotato e quelli che abbiamo visto ultimamente in campo; per Schelotto nessuna sorpresa, fa proprio cagare al cazzo, anche se Strama lo ha lasciato solo; Kovacic purtroppo è stato buttato nella mischia per recuperare la partita anziché schierarlo all’inizio per mettersi in mostra; ha giocato con personalità e mostrato buone doti per un 94. Tra l’altro finalmente un centrocampista che pensa in verticale. Su Rocchi non dico nulla. A Strama invece dico che era la partita in cui mostrare di che pasta era fatto. Invece abbiamo visto Zanetti in campo per 90 minuti; ancora la difesa a tre; Gargano mandato in campo come segnale di riscossa al posto di Guarin; Gargano rifinitore e uomo delle punizioni. A casa poi ho rivisto il suo viso, gli occhi gonfi, lo sguardo stravolto e ho capito che non ci sta capendo un cazzo. Mister ti devi riprendere e tirar fuori le palle. Ci servi da vivo. Ultima cosa. Oramai non fa notizia quando riguarda l’Inter. Anche ieri gol del Siena in fuorigioco e un altro rigore a favore non dato. L’ultimo risale alla partita con la Juve. Poi guardo quello fischiato al Milan al 93° e penso che forse è tutto un reality, un Grande Fratello, un Truman Show in cui noi recitiamo la parte dei fessi. Speriamo sia solo una sensazione.
La Trasferta:
Siamo in 7 questa volta. Io e la Manu, Mario e Carmen, Brillo, Noga e Alfiere. Si parte presto, alle 7 del mattino. Purtroppo in tangenziale ovest a Milano la prima brutta sorpresa. Restiamo intrappolati e fermi quasi un’ora per un megaincidente e senza neanche aver fatto ancora colazione. Finalmente dopo le 8 ci fanno ripartire. Siamo già in ritardo sulla tabella di marcia. Il viaggio scorre tranquillo e abbiamo la convinzione che oggi i ragazzi non ci deluderanno (sig!). Arrivati sugli Appennini la seconda sorpresa: una fitta nevicata ha appena trasformato il paesaggio in uno spettacolo da favola.

Per fortuna ha smesso e anche se prudenzialmente possiamo proseguire il viaggio. Arriviamo a Siena alle 12. Giretto in centro, il Brillo posa per una foto ricordo sotto la gelateria Nannini e sembra non interessarsi del resto.



Pranziamo in una salumeria gestita da persone veramente gentili che ci apparecchiano direttamente sul bancone del negozio. Pane, salame, panforte, rosso di Montepulciano, ricciarelli e caffè della moka … fantastico!

All’una e mezza siamo dentro lo stadio. Settore ospiti abbastanza pieno.


La partita ci lascia quel solito senso di impotenza che ultimamente sta diventando una prassi. Bruttissimo. Rimaniamo comunque fino al fischio finale. Prima di partire per il ritorno facciamo merenda con le chiacchere gentilmente offerte dal Brillo e dalla sciura Iolanda e la grappa del presidente!


Stanchi, influenzati e delusi lasciamo la terra di Siena che tante vittorie ci ha regalato nel passato. Alle 20 usciamo a Parma per una mangiata nell’ormai solito Ristorante Verdi. Ai camerieri partenopei strappiamo una promessa: se il Napoli vince lo scudo a maggio torniamo da loro a festeggiare con una megapizza. Arriviamo a casa verso le 23 giusto in tempo per sentire in diretta l’ennesimo furto della squadra del Circo Medrano. Addirittura doppietta di Mononeurone. E’ la ciliegina sulla torta. Quando le giornate iniziano male finiscono peggio.
Ho sentito un po’ di commenti delusi e rassegnati dei miei compagni di viaggio. Ragazzi a caldo vi capisco ma la trasferta si fa soprattutto per altre cose, se poi viene la vittoria tanto meglio.
Ovunque comunque … questo è il motto … ricordatevelo.
AMALA