La Partita:
C’erano tutti i presupposti per vincere facile. I nuovi arrivi, una squadra contro che ne aveva perse 7 delle 8 precedenti, la crisi del Monte dei Paschi, il settore ospiti ben gremito e fiducioso, il possibile aggancio al 3° posto visto il momento della Lazio. Niente di tutto questo. Come il Novara lo scorso anno, il Siena ci toglie 6 punti su 6 ed andrà in serie B. Mollezza e squilibrio tattico. Ormai è una costante da fine ottobre. Siamo inadeguati in ogni reparto e la cosa peggiore è che non vedo un trascinatore che ci porti fuori dalla melma. Sarà un caso ma il declino è iniziato da quando abbiamo vinto a Torino ed abbiamo detto a Snejder che doveva spalmare l’ingaggio. Lo stesso trattamento avverrà con i senatori e da allora le prestazioni sono calate drasticamente. Milito e Stankovic spariti, Cambiasso morto. Pare che quest’ultimo si sia rifiutato di spalmare e che stia puntando i piedi. Di Zanetti oramai non parlo più perché sta rovinando una carriera perfetta pensando di battere il record di Maldini. Sugli altri non inferisco perché tanta è la pochezza vista ieri che è impossibile pensare che siano diventati tutti improvvisamente dei giocatori così mediocri. I nuovi qualcosa porteranno, Kuzmanovic ha debuttato con personalità e ha mostrato la differenza tra un centrocampista normodotato e quelli che abbiamo visto ultimamente in campo; per Schelotto nessuna sorpresa, fa proprio cagare al cazzo, anche se Strama lo ha lasciato solo; Kovacic purtroppo è stato buttato nella mischia per recuperare la partita anziché schierarlo all’inizio per mettersi in mostra; ha giocato con personalità e mostrato buone doti per un 94. Tra l’altro finalmente un centrocampista che pensa in verticale. Su Rocchi non dico nulla. A Strama invece dico che era la partita in cui mostrare di che pasta era fatto. Invece abbiamo visto Zanetti in campo per 90 minuti; ancora la difesa a tre; Gargano mandato in campo come segnale di riscossa al posto di Guarin; Gargano rifinitore e uomo delle punizioni. A casa poi ho rivisto il suo viso, gli occhi gonfi, lo sguardo stravolto e ho capito che non ci sta capendo un cazzo. Mister ti devi riprendere e tirar fuori le palle. Ci servi da vivo. Ultima cosa. Oramai non fa notizia quando riguarda l’Inter. Anche ieri gol del Siena in fuorigioco e un altro rigore a favore non dato. L’ultimo risale alla partita con la Juve. Poi guardo quello fischiato al Milan al 93° e penso che forse è tutto un reality, un Grande Fratello, un Truman Show in cui noi recitiamo la parte dei fessi. Speriamo sia solo una sensazione.
La Trasferta:
Siamo in 7 questa volta. Io e la Manu, Mario e Carmen, Brillo, Noga e Alfiere. Si parte presto, alle 7 del mattino. Purtroppo in tangenziale ovest a Milano la prima brutta sorpresa. Restiamo intrappolati e fermi quasi un’ora per un megaincidente e senza neanche aver fatto ancora colazione. Finalmente dopo le 8 ci fanno ripartire. Siamo già in ritardo sulla tabella di marcia. Il viaggio scorre tranquillo e abbiamo la convinzione che oggi i ragazzi non ci deluderanno (sig!). Arrivati sugli Appennini la seconda sorpresa: una fitta nevicata ha appena trasformato il paesaggio in uno spettacolo da favola.
Per fortuna ha smesso e anche se prudenzialmente possiamo proseguire il viaggio. Arriviamo a Siena alle 12. Giretto in centro, il Brillo posa per una foto ricordo sotto la gelateria Nannini e sembra non interessarsi del resto.
Pranziamo in una salumeria gestita da persone veramente gentili che ci apparecchiano direttamente sul bancone del negozio. Pane, salame, panforte, rosso di Montepulciano, ricciarelli e caffè della moka … fantastico!
All’una e mezza siamo dentro lo stadio. Settore ospiti abbastanza pieno.
La partita ci lascia quel solito senso di impotenza che ultimamente sta diventando una prassi. Bruttissimo. Rimaniamo comunque fino al fischio finale. Prima di partire per il ritorno facciamo merenda con le chiacchere gentilmente offerte dal Brillo e dalla sciura Iolanda e la grappa del presidente!
Stanchi, influenzati e delusi lasciamo la terra di Siena che tante vittorie ci ha regalato nel passato. Alle 20 usciamo a Parma per una mangiata nell’ormai solito Ristorante Verdi. Ai camerieri partenopei strappiamo una promessa: se il Napoli vince lo scudo a maggio torniamo da loro a festeggiare con una megapizza. Arriviamo a casa verso le 23 giusto in tempo per sentire in diretta l’ennesimo furto della squadra del Circo Medrano. Addirittura doppietta di Mononeurone. E’ la ciliegina sulla torta. Quando le giornate iniziano male finiscono peggio.
Ho sentito un po’ di commenti delusi e rassegnati dei miei compagni di viaggio. Ragazzi a caldo vi capisco ma la trasferta si fa soprattutto per altre cose, se poi viene la vittoria tanto meglio.
Ovunque comunque … questo è il motto … ricordatevelo.
AMALA