venerdì 20 gennaio 2012

Day by Day

Giorno per giorno .... un passo alla volta....
Così è da interpretare questa stagione e lo stiamo facendo nel migliore dei modi. Senza inutili proclami. A maggio poi tireremo le conclusioni. Ieri sera abbiamo compiuto un altro passo in avanti verso i quarti di finale di quella coppa che tutti snobbano tranne noi.
Anche dal punto di vista dei tifosi visto che ieri comunque una buona parte del 1° anello è stata riempita (i cugini la sera prima erano in 1500!!). Io, il Presidente e l'Alfiere presenti!


Siamo abituati a sentir parlare di Inter-Genoa sui giornali, visto le continue trattative che ci vedono protagonisti con i liguri. Ma in campo per fortuna non ci sono Preziosi e Capozzucca a tenderci tranelli e così Ranieri può allungare la sua striscia di successi consecutivi con relativa facilità, con un gol per tempo, buona copertura degli spazi,  rilancio dei giovani e soprattutto il completo recupero di Sneijder sul piano fisico.
Il 442 viene riproposto con Wesley che parte dietro Castaignos quando riceve palla, mentre in fase di non possesso lo affianca per non far perdere profondità. Si vede che ha voglia, chiama palla e ingaggia un duello personale con il portiere rossoblù.  Anche troppa voglia perchè a volte potrebbe passare a compagni più liberi  e meglio piazzati. La mediana baby nerazzurra funziona: il professor Cambiasso dirige, Poli, Obi e Faraoni pressano e si ripropongono. Per segnare però serve l’invenzione del singolo: Maicon fa partire un missile che Lupatelli vede insaccarsi sotto la traversa. La locomotiva raccoglie applausi, impossibile pensare di privarsene.
L’Inter controlla e riparte, il Genoa  non impegna mai Castellazzi.
Nella ripresa il copione si ripete: dai e vai spettacolare in zona centrale tra Poli e Obi e raddoppio con eleganza e rabbia dell’ex sampdoriano nel personale derby della  Lanterna. Primo gol di Andrea e sensazione che di Kucka se ne possa fare a meno con più fiducia nei ragazzi del nostro vivaio. C’è ancora tempo per vedere Zarate, forse alla sua ultima con noi: Maurito non lascia traccia, troppo solo e male servito per farlo. Il riassunto della sua storia da noi.
E’ 2 a 1 alla fine.... e tra 6 giorni ci sarà il Napoli ma sarà tutta un’altra storia.

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