giovedì 26 gennaio 2012

My name is nostradamus

Come previsto dal blogger l’Inter è fuori dalla coppa Italia, ma non esce assolutamente ridimensionata dal San Paolo.
A fare la differenza è il rigore giustamente concesso al Napoli per il doppio errore di Thiago Motta (palla persa al limite dell’area e intervento in scivolata in ritardo) e quello ingiustamente negato dall’arbitro Celi all'Inter su Milito (da ufficio inchieste ma nessuno ne parla naturalmente).
Vedere una partita sulla Rai è pura sofferenza perchè malafede e incompetenza sono cose insopportabili.
Dopo un primo tempo di puro contenimento nella ripresa Ranieri sostituiva Obi con Alvarez e cambiava volto ai suoi.
Milito non era più isolato, Sneijder non era costretto a rientrare a centrocampo per avere qualche palla giocabile e poteva dialogare con il giovane argentino che partiva da destra ma svariava su tutto il fronte d’attacco con grande classe e ispirazione.
Dopo il patatrac dell’italo brasiliano (insufficiente così come Maicon... odioso quest'ultimo quando gioca svogliato) Samuel e Ranocchia hanno alzato il baricentro, trasformato il 442 in un 433 e schiacciato l’undici di Mazzarri nella propria area.
Solo un De Sanctis insuperabile e fortunato, gli errori di mira di Wesley e la poca freddezza di Riccardino in area (qualche volta farà un tiro diverso dal solito piattone?) hanno permesso al Napoli di accedere al turno successivo (a proposito segnatevi anche questa ... la finale sarà Juve- Napoli)
In contropiede a tempo abbondatemente scaduto Cavani metteva a segno la sua personale doppietta, nonostante nei 90 minuti avesse sbattuto più volte contro il nostro muro, così come Lavezzi e Hamsik.
Peccato non aver rischiato  Castaignos che nell’occasione capitata a Zarate avrebbe sicuramente fatto meglio perchè più bomber dell’ex laziale. Ma soprattutto ... se Poli non gioca queste partite quando lo vedremo in campo?
Grande amarezza per l’eliminazione, ma la consapevolezza di poter lottare fino in fondo per i nostri traguardi paradossalmente si rafforza.
Ora toccherà a Branca e Moratti non disfare il giocattolo e se possibile rinforzarlo, ma oggi è il 26 gennaio e ormai siamo quasi alla fine del mercato.

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