mercoledì 7 settembre 2011
Inizia l'avventura!!
"Finalmente on line! comincia l'avventura del nostro nuovo blog dove spero ci si potrà confrontare e condividere insieme le tante emozioni che la nostra pazza inter ci regala. Prima di tutto un grazie di cuore a Roberto che ha creato il nostro fantastico sito e un grazie anche a quanti hanno già rinnovato la tessere al club ... con la speranza che grazie anche a questo strumento di aggregazione il numero possa aumentare sempre più. Venerdì scorso abbiamo avuto la prima riunione stagionale con importanti decisioni relative agli eventi, bilgietteria e trasferte già inserite sul sito nelle apposite sezioni. Sabato 10 settembre inizia finalmente la stagione e tutti siamo curiosi di vedere all'opera i nostri ragazzi.
Finalmente si comincia. Venerdì inizia il Campionato ed era anche ora perché francamente, da che seguo il calcio non ricordo un’estate più insopportabile di questa. Quello che un tempo era lo svago nazionale per eccellenza non ha fatto altro che ricordarci ogni minuto le notizie di economia e politica ben peggiori che si sono accavallate per tutto il mese di Agosto.
Avanti, dunque. Le merde aprono la Serie A scontrandosi con l’unica squadra della Capitale, godendosi la giornata di sciopero che ha permesso loro di recuperare una buona parte degli infortunati che affollavano BbilanLab solo un paio di settimane fa.
Vi confesso che in tutto il casino estivo la Sponda del Naviglio che Retrocede è l’unica che riesco a inquadrare. Non penso che vedremo qualcosa di diverso dalla scorsa stagione, visto che i protagonisti sono bene o male gli stessi: Ibra, Boateng ecc. Tutto il resto è contorno. Niente grandi nomi, ma in fondo non ne avevano bisogno. Con Nocerino hanno tappato una falla nei ruoli e per il resto hanno cercato rimpiazzi là dove l’anagrafe si stava facendo insostenibile. Come direbbero i gggiovani: bella per loro. Tutto il resto è un’incognita. Noi compresi.
Se volete ci mettiamo a parlare di tattica, di moduli, di formazioni, ma se capire il calcio è un lusso in questo momento io preferisco dilapidare altrove le mie fortune. Certo, potrei provare a mettermi nei panni di Gasperini, ma non credo sopporterei a lungo la solitudine che sta vivendo lui in questo momento. Intendiamoci, io non sono uno che fatica a stare da solo, anzi molto spesso mi piace. Apprezzo i momenti in cui me ne posso stare spaparanzato sul mio divano con la sola compagnia di un libro o quando mi gusto un sigaro sul mio terrazzo. Quello che invece mi infastidisce è sentirmi solo quando sono circondato dalla folla ed è proprio questo che sta vivendo l’allenatore dell’Inter in questo momento. Un uomo solo al comando. Al comando di una nave che non è sua. Gasperini è come il Primo Ufficiale di nuova nomina a cui il Capitano ha affidato il vascello mentre si è ritirato per riposare. L’equipaggio lo segue, ma con riserva, sapendo che al primo errore potrà sempre andare a svegliare il Capitano nella sua cabina e chiedergli di riprendere in mano il timone. Davvero non lo invidio. Lui, d’altra parte, non sembra avere ancora trovato la quadra, anche se sembra deciso a insistere sulla difesa a 3 in questo inizio di stagione. Non credo che abbia convinto nessuno, ma è un suo diritto provare. La mia speranza è che sappia trovare il tempismo giusto per fermarsi, se sarà il caso. Io questa fretta che hanno sempre i nuovi allenatori di imporre il proprio stile di gioco non la ho mai capita. Passi per gente stile Spalletti, che pare del tutto incapace di valutare alternative, ma chi come Gasp passa per uno capace di adattarsi ad ogni situazione la cosa mi risulta incomprensibile.
Perché diamine imporre da subito un cambiamento radicale a giocatori che sono storicamente abituati a schemi totalmente diversi? Non è più ragionevole cercare di far passare le proprie idee in modo graduale, convincendo tutto l’ambiente con i risultati ottenuti sul campo? A dispetto delle partenze importanti l’Inter continua ad avere una sua solida fisionomia con fondamenta, che piaccia o meno, che poggiano su giocatori di esperienza, di qualità, purtroppo anche logori, ma è gente che ha vinto tutto. Nessuno può arrivare dall’esterno e pensare di costruire da zero un edificio completamente diverso da quello che c’era prima, perché crollerà inesorabilmente se le fondamenta non ti supportano. Mi pare una cosa talmente banale. Leonardo, pur con tutte le sue colpe questa cosa l’aveva capita, Benitez no, cosa che lo rende ancora più colpevole ai miei occhi, perché con un allenatore vero in panchina la storia della scorsa stagione avrebbe potuto essere molto diversa. La mia speranza è che Gasperini lo capisca e riesca là dove non sono riusciti i suoi predecessori. Ora c’è un problemino. Io detesto la parola speranza, quella che è l’ultima a morire, ma la prima ad ammalarsi. Io questa Stagione ho deciso di tornare bambino. Quando le partite le ascoltavo alla radio vagando alla ricerca di un posto dove prendesse bene, perché la casa di campagna dei miei genitori era un posto troppo sperduto per avere un segnale decente e la classifica me la scrivevo sul diario di Snoopy, giusto una pagina dopo la nota della maestra di religione, perché i soldi per comprare la Gazzetta il mio vecchio non li mollava.
Quello che ci aspetta è un mistero nascosto dalla nebbia. Quali siano i pericoli non lo so, tanto vale buttarsi e affrontarli. Uno dopo l’altro. Vivi alla giornata. Live for the moment. Carpe diem. Domenica dopo domenica. "
Finalmente si comincia. Venerdì inizia il Campionato ed era anche ora perché francamente, da che seguo il calcio non ricordo un’estate più insopportabile di questa. Quello che un tempo era lo svago nazionale per eccellenza non ha fatto altro che ricordarci ogni minuto le notizie di economia e politica ben peggiori che si sono accavallate per tutto il mese di Agosto.
Avanti, dunque. Le merde aprono la Serie A scontrandosi con l’unica squadra della Capitale, godendosi la giornata di sciopero che ha permesso loro di recuperare una buona parte degli infortunati che affollavano BbilanLab solo un paio di settimane fa.
Vi confesso che in tutto il casino estivo la Sponda del Naviglio che Retrocede è l’unica che riesco a inquadrare. Non penso che vedremo qualcosa di diverso dalla scorsa stagione, visto che i protagonisti sono bene o male gli stessi: Ibra, Boateng ecc. Tutto il resto è contorno. Niente grandi nomi, ma in fondo non ne avevano bisogno. Con Nocerino hanno tappato una falla nei ruoli e per il resto hanno cercato rimpiazzi là dove l’anagrafe si stava facendo insostenibile. Come direbbero i gggiovani: bella per loro. Tutto il resto è un’incognita. Noi compresi.
Se volete ci mettiamo a parlare di tattica, di moduli, di formazioni, ma se capire il calcio è un lusso in questo momento io preferisco dilapidare altrove le mie fortune. Certo, potrei provare a mettermi nei panni di Gasperini, ma non credo sopporterei a lungo la solitudine che sta vivendo lui in questo momento. Intendiamoci, io non sono uno che fatica a stare da solo, anzi molto spesso mi piace. Apprezzo i momenti in cui me ne posso stare spaparanzato sul mio divano con la sola compagnia di un libro o quando mi gusto un sigaro sul mio terrazzo. Quello che invece mi infastidisce è sentirmi solo quando sono circondato dalla folla ed è proprio questo che sta vivendo l’allenatore dell’Inter in questo momento. Un uomo solo al comando. Al comando di una nave che non è sua. Gasperini è come il Primo Ufficiale di nuova nomina a cui il Capitano ha affidato il vascello mentre si è ritirato per riposare. L’equipaggio lo segue, ma con riserva, sapendo che al primo errore potrà sempre andare a svegliare il Capitano nella sua cabina e chiedergli di riprendere in mano il timone. Davvero non lo invidio. Lui, d’altra parte, non sembra avere ancora trovato la quadra, anche se sembra deciso a insistere sulla difesa a 3 in questo inizio di stagione. Non credo che abbia convinto nessuno, ma è un suo diritto provare. La mia speranza è che sappia trovare il tempismo giusto per fermarsi, se sarà il caso. Io questa fretta che hanno sempre i nuovi allenatori di imporre il proprio stile di gioco non la ho mai capita. Passi per gente stile Spalletti, che pare del tutto incapace di valutare alternative, ma chi come Gasp passa per uno capace di adattarsi ad ogni situazione la cosa mi risulta incomprensibile.
Perché diamine imporre da subito un cambiamento radicale a giocatori che sono storicamente abituati a schemi totalmente diversi? Non è più ragionevole cercare di far passare le proprie idee in modo graduale, convincendo tutto l’ambiente con i risultati ottenuti sul campo? A dispetto delle partenze importanti l’Inter continua ad avere una sua solida fisionomia con fondamenta, che piaccia o meno, che poggiano su giocatori di esperienza, di qualità, purtroppo anche logori, ma è gente che ha vinto tutto. Nessuno può arrivare dall’esterno e pensare di costruire da zero un edificio completamente diverso da quello che c’era prima, perché crollerà inesorabilmente se le fondamenta non ti supportano. Mi pare una cosa talmente banale. Leonardo, pur con tutte le sue colpe questa cosa l’aveva capita, Benitez no, cosa che lo rende ancora più colpevole ai miei occhi, perché con un allenatore vero in panchina la storia della scorsa stagione avrebbe potuto essere molto diversa. La mia speranza è che Gasperini lo capisca e riesca là dove non sono riusciti i suoi predecessori. Ora c’è un problemino. Io detesto la parola speranza, quella che è l’ultima a morire, ma la prima ad ammalarsi. Io questa Stagione ho deciso di tornare bambino. Quando le partite le ascoltavo alla radio vagando alla ricerca di un posto dove prendesse bene, perché la casa di campagna dei miei genitori era un posto troppo sperduto per avere un segnale decente e la classifica me la scrivevo sul diario di Snoopy, giusto una pagina dopo la nota della maestra di religione, perché i soldi per comprare la Gazzetta il mio vecchio non li mollava.
Quello che ci aspetta è un mistero nascosto dalla nebbia. Quali siano i pericoli non lo so, tanto vale buttarsi e affrontarli. Uno dopo l’altro. Vivi alla giornata. Live for the moment. Carpe diem. Domenica dopo domenica. "
Come sappiamo Gasperini dopo Novara fu esonerato (noi eravamo presenti). Spero che questa estate cambi qualcosa e spero di non ritrovarmi a scrivere al 400° post di una squadra a pezzi alla ricerca di una identità.
Ancora un po' di sofferenza e da lunedì mattina ricominciamo a sognare.
Uniti, fieri, mai domi!
3 commenti:
Complimenti Blogger per il 200°post pubblicato,devo essere sincero,quando accedo il computer vado sempre a vedere se hai postato qualcosa di nuovo.sono molto felice condividere questo il blog neroazzurro.
Tranquillo, che prima di scrivere il 400° post di una squadra a pezzi alla ricerca di una identità passerà ancora di tempo...forse avevi anticipato i tempi?
Ci rialzeremo subito la prossima stagione, facendo tesoro degli orroi ed erroi di quest'anno, costruendo una grande Inter.
Nonostante una stagione "incolore" domenica sera, ultima partita di campionato, sarò allo stadio per sostenere i ragazzi. Nel bene o nel male sempre forza Inter!
ONORE AL NOSTRO GRANDE BLOGGER.GRAZIE DI TUTTO DALL'INTERCLUB BESNATE.
YEAAAAHHH! Evviva il nostro Blogger!!!
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