martedì 5 novembre 2013

udinese - inter 0-3

Ero convinto che l'Udinese avrebbe vinto facile e invece li abbiamo asfaltati. E’ il bello del calcio. Ho sempre considerato Udine un campo molto ostico e invece se andiamo a vedere nelle precedenti dieci visite al Friuli avevamo perso solo in due occasioni, e vinto in quattro. Quindi forse ci si ricorda più delle sconfitte che delle vittorie, anche se lo scorso anno tra andata e ritorno ne abbiamo presi 8 e in entrambi i casi io e miei compagni di sventura siamo usciti anzitempo dallo stadio … cosa molto rara se non unica. Chi c’era si ricorderà. Comunque non è mai banale vincere così, con autorità, in trasferta, su un campo oggettivamente difficile, sotto la pioggia e con il presunto macigno delle tre trasferte precedenti, quelle in cui siamo andati avanti per poi farci raggiungere con una regolarità che stava diventando preoccupante. Oggi ci è riuscito quasi tutto, segno che sono i dettagli a cambiare le stagioni. Un'Inter come quella di oggi si era vista anche a Cagliari, Torino (segnare tre gol in 10no è da tutti) e  Bergamo. Mazzari questa  volta non ha sbagliato nulla e ha rimesso in panchina il bambino spostando il Guaro dietro le punte. Alvarez e Palacio hanno fatto a pezzi la loro difesa e Taider ha finalmente fatto vedere quanto ci serve in mezzo al campo un giocatore di rottura. Ora l'importante è ripetersi. Abbiamo perso un paio di punti per strada, come minimo. Ma ci sta. L'anomalia di questo campionato e chi ci sta sopra con tre squadre che viaggiano a mille. Eravamo da 6° - 8° posto dai pronostici e siamo quarti con 10 punti in più dei bi retrocessi alle prese con la bambina svogliata che gioca a fare la manager e che starebbe per far fuori l’uomo con la cravatta e i denti gialli. Se penso che è la stessa che impedì lo scambio Tevez- Pato abbiamo di che rallegrarci!
Sabato arriva il Livorno dei nostri baby. Asfaltiamo anche loro e poi purtroppo aspettiamo che la pausa delle nazionali passi in fretta. Sono curioso di vedere se Campagnaro risponderà alla convocazione e soprattutto se riuscirò ad incontrare Thohir in giro per Milano. Devo chiedergli se oltre a Ventola, Martins e Fresi si ricorda anche di Piraccini, Orlando e Pancev. E poi una dritta su dove posso trovare le camice che indossa perché spaccano di brutto.  Quest’uomo comincia a piacermi

2 commenti:

bruno ha detto...

i bi retrocessi e sette volte campioni d'europa finalmente hanno qualcuno che urla in famiglia e che gli girano ancora i maroni se si perde, ha dato una mossa e speriamo che qualcosa si muovi, lei ha ancora molto da imparare ma non credo che il suo papi faccia fuori zio fester ;-)

blogger ha detto...

Ciao dandy ... se lo fa fuori lo prendiamo noi!! Anche se sarebbe meglio Barbarella...che te lo dico a fare!!