giovedì 28 novembre 2013

bologna - inter 1-1



Sono almeno sei i punti persi per strada e questa è la  differenza tra le squadre come la nostra e quelle che lottano per il vertice e racimolano i tre punti anche quando non se lo meriterebbero. Sei punti che ci porterebbero quasi in cima alla classifica. Incredibile visto il divario tecnico che ci divide dalle prime tre.  Bergamo, Cagliari, Torino e Bologna forse sono anche 8 i punti persi per strada. 4 partite che se vinte nessuno avrebbe gridato allo scandalo anzi sarebbe stata la normalità visto l’andamento delle stesse. Forse solo a Bergamo il pari ci stava. Comunque va vene così. Siamo senza punte e con una squadra a cui Mazzarri sta tirando fuori il possibile e siamo a 2 punti dalla zona champions. Ci manca il killer instinct, siamo una buona squadra assemblata un po’ a caso, con qualche individualità e un solo giocatore in grado di farti vincere partite come quella di Bologna: Rodrigo Palacio. Non c’è nessun altro in grado di fare la differenza: Guarin fallisce a porta spalancata e tira da ogni angolo senza minimamente partecipare alla manovra, Alvarez deve giocare troppo lontano dalla porta per essere decisivo, Kovacic è un oggetto misterioso, Belfodil non è visto come titolare, Icardi è al mare a fottere la tipa di Maxi Lopez, Milito è già in pensione. E quindi? Quindi siam lì, con Mazzarri che cava sangue dalle rape, spera in un intervento deciso nel mercato di gennaio e nel frattempo galleggia a ridosso delle posizioni che contano, allunga la mano ma non tocca mai il podio e a volte sembra anche lui volersi complicare la vita, rinunciando a qualche rischio offensivo in più in tempo utile oppure ostinandosi a non invertire la posizione tra Guarin e Alvarez. Adesso arrivano due partite casalinghe consecutive, insidiose ma alla nostra portata, poi lo scontro diretto di Napoli e il derby, con la parentesi di coppa Italia. Sono quattro partite di campionato che ci accompagneranno verso il giro di boa: guardiamo solo al terzo posto perché noi siamo questo. Una squadra incompleta, un po’ ballerina ma viva. Ci serve una marcia in più nei momenti decisivi. Ci serve che quel pallone rotoli dietro la linea del portiere avversario una volta di più, costi quel che costi. E magari Thohir ci regalerà qualcosa nel  mercato invernale. Domenica sera sarà con noi nel tempio per la prima volta e magari l’emozione per i colori del cielo e della notte, nel gelo di un san siro illuminato a festa, gli farà aprire il cuore e il portafoglio.


1 commento:

bruno ha detto...

meno male che arriva il derby (povero me) così almeno ci si ravviva il blog, ciao Sergino TVB