sabato 1 marzo 2014

Tempo di bilanci



Dopo una trentina di partite giocate si può stilare un primo bilancio in previsione della prossima stagione. Siamo una squadra costruita male e allenata da un mediocre un po’ spocchioso. Non ammette mai degli errori evidenti, punta il dito una volta contro questo e una volta contro quello, non ammette che Icardi gli ha tolto le castagne del fuoco più volte, che gli fa preferire Milito regalando un tempo agli avversari anziché mettere il ragazzino argentino adducendo scuse su scuse. Vorrei non avesse questo odioso mix di testardaggine e presunzione per giocare con tutte allo stesso modo, che sia il Cagliari o la Juve. Perché se giochi contro la Juventus mettendola sulle individualità non può prendertela con un tuo giocatore, chiaramente inadatto a fare quello che gli chiedi. Se sei il secondo allenatore più pagato del campionato mi aspetto molto, molto di più:

Genoa: 1 vittoria e 1 sconfitta
Catania: 1 vittoria e 1 pareggio
Juventus: 1 pareggio e 1 sconfitta
Sassuolo: 2 vittorie
Fiorentina: 2 vittorie
Cagliari: 2 pareggi
Roma: sconfitta
Torino: pareggio
Hellas: vittoria
Atalanta: pareggio
Udinese: vittoria
Livorno: vittoria
Bologna: pareggio
Sampdoria: pareggio
Parma: pareggio
Napoli: sconfitta
Milan: vittoria
Lazio: sconfitta
Chievo: pareggio

Abbiamo affrontato il Bologna quartultimo, il Chievo quintultimo, il Catania ultimo, la Lazio e la Samp in crisi nera, il Cagliari praticamente senza allenatore e non siamo riusciti a portare via mai i tre punti. Se l’anno scorso abbiamo crocifisso Stramaccioni, non vedo perché non si possa almeno criticare Mazzarri. Sto cercando ancora di capire per quale motivo il nostro mister goda di tutto questo credito. Soprattutto da parte dei giornalisti.
Non c’è niente di più sbagliato di fare confronti fra le stagioni, è vero, ma non si può non dire, almeno per correttezza, che l’anno scorso il tracollo che ha portato, giustamente, all’esonero di Stramaccioni, è avvenuto dopo la ventottesima giornata, quando giocavamo con il solo Rocchi davanti, Silvestre in difesa, Pasa Garritano e Benassi a centrocampo. Non si può non ricordare, per esempio, che la panchina di Inter-Lazio 1-3 era così composta:

Carrizo, Chivu, Ferrari, Pasa, Spendlhofer, Benassi, Schelotto, Colombi, Forte, Garritano.

Quest’anno siamo senza coppe, usciti dalla coppa Italia, pochi infortuni e una rosa leggermente migliore ma nulla è cambiato. Non abbiamo mai vinto 3 partite consecutive e in casa abbiamo vinto solo 6 partite. Eppure ad oggi alla vigilia del possibile ennesimo tracollo contro la Roma siamo in Europa League. E’ pazzesco ma è così. Mancano 13 partite … 39 punti a disposizione. Dopo stasera ci aspettano 8 partite contro squadre che hanno meno punti di noi. Spero di essere smentito. Spero che qualche soddisfazione quest’anno si riesca a raccoglierla. Non so in che modo ma non possiamo permetterci di stare fuori dall’Europa per un altro anno. Siamo l’Inter non dimentichiamocelo. In settimana è stato ufficializzato l’arrivo del braccio destro di Thohir, Michael Williamson che si occuperà della parte finanziaria insieme ad Ausilio e Ricci. Dice che porterà l’Inter tra le prime dieci squadre al mondo. Me lo auguro e gli ricordo che noi lo siamo stati per quasi tutta la nostra storia in quella classifica.
Chiudo con una notizia trapelata nell’ultima riunione avuta con il coordinamento dei club di Varese. Se il Milan costruirà il suo stadio Thohir è intenzionato a comprare San Siro e tutta l’area adiacente per costruire la nuova casa dell’Inter. Una cittadella neroazzurra che andrà a sostituire Appiano Gentile. Forse è fanta-futuro ma di questi tempi sognare non costa nulla. Proprio l’Inter mi ha insegnato solo 4 anni fa che i sogni a volte diventano realtà e superano anche l’immaginazione...

1 commento:

PRES. ha detto...

Non costa nulla..............proprio cosi'.........................SOGNI D'ORO...................spero non la camomilla pero'.