La Partita:
Piano piano, lentamente, domenica dopo domenica, facciamo
dei passi in avanti e consolidiamo la posizione che la nostra rosa merita. Un
quinto posto che potrebbe riportarci in Europa passando purtroppo dai
famigerati preliminari estivi che impongono una preparazione diversa. Ad altro
non possiamo aspirare. Le ultime tre trasferte hanno portato 7 punti su nove
giocando a Roma, Firenze e Verona. Il bicchiere è mezzo pieno. Adesso ci
aspettano due partite casalinghe e forse incontreremo più difficoltà visto che
contro squadre chiuse non sappiamo ancora imporre il nostro gioco. Comunque le
cose stanno migliorando e questo è dovuto pare a 5 punti che a mio parere hanno
inciso positivamente:
1: il discorso fatto da Mazzarri dopo la sconfitta della
Juve che ha rimotivato la truppa
2: la chiusura del mercato visto che troppa gente era
distratta da arrivi e partenze
3: l’arrivo di Hernanes che ha cambiato
faccia alla squadra, perché il Profeta ha dimostrato di essere il giocatore del
quale l’Inter aveva bisogno.
4: il decollo di Maurito Icardi. Giocare
con due punte è completamente diverso. E’ ancora acerbo certo, ma da profondità
alla squadra e una mano al povero Palcio
5: la condizione fisica è molto cresciuta e visto che tutti
gli anni le squadre di Mazzarri a marzo fanno il pieno di punti un motivo ci
sarà.
Sabato sera la vittoria non è mai stata in discussione e non
abbiamo mai avuto la sensazione di andare in difficoltà e questo è un altro
segnale positivo. Finalmente D’Ambrosio ha potuto giocare e si è dimostrato un
ottima riserva. Forse questo è il nostro limite. Abbiamo tanti giocatori di
media qualità che se affiancati a campioni possono dare tanto ma se messi tutti
insieme non porteranno mai al salto di qualità per competere per l’alta
classifica. Purtroppo hanno vinto tutte le squadre interessata all’Europa e
quindi la classifica è rimasta invariata. Ci sono da giocare ancora 10 partite e tutto può succedere. Non certo
per la zona champions ormai lontanissima ma per la coppetta ci siamo anche noi.
Il Milan invece è stato finalmente sbugiardato e tutte le minchiate scritte dai
giornali e dalle tv di regime ormai non possono più bastare a coprire gli errori fatti in questi ultimi anni. E
ancora penso ne vedremo delle belle. Perlomeno noi abbiamo iniziato una strada
con Thohir che si spera a breve porterà sviluppi posititvi.
La Trasferta:
Siamo in 8 a partire alla volta della bella Verona. Il
blogger, la Manu, il presidente, le sorelle Ciccone, il Dario, Il Noga e
Renato. A Verona poi ci aspetta il nono della truppa, l’Alfiere, che si gode un
week end con la Vale nella città di Romeo e Giulietta.
Partiamo alle 15.30 da Gallarate con un mezzo spettacolare e
nuovo di zecca. La strada non è tanta ma 500 km è sempre meglio passarli su un
mezzo confortevole.
Dopo l’immancabile sosta in autogrill arriviamo in Piazza Bra
intorno alle 17 puntuali all’appuntamento con Antonio. Un giretto per il centro
per ammirare la sempre bella Verona e poi partenza per il Bentegodi. Arriviamo
al settore ospiti e ci chuidono nella gabbia fino alle quasi alle 20. Non capirò
mai perché debbano esasperare gli animi senza motivo ma ormai sappiamo che se
vuoi fare le trasferte ti devi adattare a tutto. Ne approfittiamo comunque per
divorare quello che i miei compagni hanno portato da casa. Tutto apprezzatissimo.
Finalmente si entra e non si capisce perché veniamo sistemati sull’ultimo
anello dove senza binocolo è impossibile riconoscere i giocatori. La curva è
bella piena e come sempre succede in trasferta bella compatta e rumorosa. La
rivalità con le mitiche Brigate Gialloblu si fa sentire.
La partita scivola via sul velluto e i cori sono sempre più forti e convinti. Portiamo a casa tre punti d’oro e una prestazione sul campo e sugli spalti degna del nostro blasone.
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....sempre nel cuore della curva! |
La partita scivola via sul velluto e i cori sono sempre più forti e convinti. Portiamo a casa tre punti d’oro e una prestazione sul campo e sugli spalti degna del nostro blasone.
Torneremo in questo stadio all’ultima di campionato e spero che
potremo festeggiare il ritorno in Europa. Ci tengono per un’oretta e poi si
riparte; prima portiamo l’alfiere all’arena incolume e felice. Per lui il week
end scaligero non è finito. Noi ripartiamo invece sereni e tranquilli per
Gallarate. La sosta in autogrill ci riserva un incontro strano con una ventina
di teste rasate di nero vestite. Ancora oggi ognuno ipotizza cose strane su chi
potessero essere quegli strani individui. Forze speciali, terroristi, inservienti
di Gardaland, extraterrestri … ne ho sentite di tutti i colori. Ma il mistero
ci accompagnerà per sempre.
Torniamo a Gallarate verso le 3 di notte e una malsana idea
mia e della Carmen ci fa tardare il meritato riposo perché decidiamo di andare
a mangiare al McDonald. Non avrei mai pensato di dover fare la coda alle 3 di
notte per una panino di plastica e soprattutto non avrei mai pensato di vedere
il Presidente in fila per una tonica e il Noga mangiare patatine e the caldo.
Ma
l’Inter ci fa fare anche questo e le trasferte sono belle soprattutto per il
prima e il dopo partita.
Come sempre un grazie ai miei compagni e alla prossima.
Ovunque … comunque
1 commento:
Bella,bella trasferta......la citta',lo stadio,la partita,la vittoria,la curva,la squadra,ilviaggio,il pulmino,la bella gente per le vie di VERONA,ma soprattutto voi AMICI MIEI INTERISTI di viaggio e di stadio con cui condividiamo gioie e dolori di questi colori.SEMPRE E COMUNQUE FORZA MAGICA INTER.Alla prossima con tanta fiducia.P.S.non portatemi piu' in quel POSTACCIO.................capito vero dove?
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