martedì 27 dicembre 2011

Fidiamoci!

auguri

Sono arrivati puntuali gli auguri di buon Natale da parte del presidente Moratti a tutti i tifosi nerazzurri:

“Sono fiero, meravigliato e contento di sapere che tanta gente soffre esattamente come me durante le partite e pensa tanto alla vita dell’Inter. Questo mi emoziona costantamente e mi fa sentire assolutamente servitore di tutti i tifosi. Con tantissima umiltà mi permetto quindi di fare gli auguri a tutti, sperando di poter essere ancora utile a questa società”.

Non so cosa ne pensiate voi ma se guardo le altre società non vedo la stessa passione, la stessa abnegazione, lo stesso calore che il buon Massimo trasuda ogni volta che si parla di Inter. Certo di errori ne fa anche lui ma sempre in buona fede. E non dimentichiamoci che ci ha lasciato fuori da qualsiasi forma di illecito, scandalo o debito che da parecchi anni sta più o meno toccando la quasi totalità delle società. Le sue parole quindi sembrano portare ancora più speranza in relazione a quella richiesta di progetto a lungo termine che ultimamente il tifoso nerazzurro chiede. L'importante è essere chiari .... noi siamo disposti ad aspettare del tempo senza vincere ma vogliamo vedere una programmazione che ci accompagni ancora a quei traguardi che tanto ci hanno fatto gioire nel recente passato.

AUGURI MASSIMO  
Noi siamo con te!

giovedì 22 dicembre 2011

Usciti dal tunnel??

Altra bellissima serata quella appena trascorsa; chi ha scelto di prendere un po’ di freddo è stato ripagato. Pochi intimi sugli spalti ma il nostro minisettore è come sempre pieno! E’ assurdo ma siamo uno attaccato all’altro in un stadio semivuoto … potenza dell’amicizia!
Durante l’intervallo poi abbiamo festeggiato il Natale offrendo a tutti panettone, pandoro e pocket coffee …. L’IC Besnate si distingue sempre!



La Partita:
Il calcio non è una scienza esatta e infatti ciò che è accaduto stasera a San Siro nei primi quarantacinque minuti ne è la dimostrazione. Ranieri cambia ancora e in difesa, davanti a Julio Cesar, schiera il rientrante Lucio a fianco di Samuel con Maicon e Nagatomo esterni. In mediana la diga centrale è composta da Motta e Zanetti mentre sulle fasce ci sono Faraoni e Alvarez. In attacco si rivede Forlan con Pazzini.
Nei primi venti minuti è l’Inter a fare la partita, senza però trovare la via del gol, nonostante alcuni buoni spunti di Alvarez ed un paio di conclusioni fuori. Il Lecce pensa solo a difendere ed incredibilmente trova il gol del vantaggio al primo tentativo. L’inter reagisce colpendo quattro pali nel giro di dieci minuti! Incredibile! Al 33’ arriva finalmente il meritatissimo gol del pari: ennesimo cross dalla destra di Maicon e Pazzini, diventato papà da poche ore (benvenuto Tommaso!), è bravissimo ad anticipare l’estremo difensore leccese per l’1-1. L’arrembaggio continua senza però produrre i risultati sperate e il primo tempo si conclude così sull’1-1.

A inizio ripresa Ranieri effettua subito un fortunatissimo doppio cambio: escono Forlan e Faraoni ed entrano Cambiasso e Milito. L’inter grazie ai nuovi entrati ma soprattutto ad Alvarez e mototopo ci fa finalmente vincere una partita di goleada. Ci voleva per la classifica ed il morale. Si chiude l’anno con una buona prova, una bella vittoria e altri tre punti pesanti.

Avevo scritto qualche settimana fa che se nelle 5 partite prima della sosta facevamo 4 vittorie la storia di questo campionato poteva cambiare, non in ottica scudetto ma sicuramente per quanto riguarda la zona champions. Ebbene i ragazzi mi hanno ascoltato ed in meno di un mese siamo passati da quintultimi a quinti…. Non male! Come ha chiesto la curva ieri sera adesso ci aspettiamo un regalo da Babbo Moratti.

Buon Natale a tutti (soprattutto agli interisti)

martedì 20 dicembre 2011

Grazie a tutti!

Oltre ogni previsione la presenza di soci ed amici in occasione dell'aperitivo offerto dall'IC Besnate per festeggiare insieme l'imminente Natale. Eravamo proprio in tanti e questo sta a testimoniare che il nostro slogan "prima di tutto gli amici" funziona bene. Un sentito grazie a tutti coloro che vi hanno partecipato anche venendo da lontano (grandi Ciccio e Andrea) e soprattutto a chi era presente nonostante il cuore fosse rivolto a cose ben più importanti (Massimo ti vogliamo bene).  La nostra speranza è che tutti i presenti abbiamo potuto apprezzare quanto il nostro gruppo cerchi di trasmettere, al di la della fede sportiva.
Tra un brindisi e due risate, si è svolta la lotteria che ha visto distribuire diversi importanti premi. Un applauso alla più fortunata, la mitica Lina, che si è portata a casa oltre che al terzo premio anche quello fuori concorso consistente in 2 biglietti 1° anello arancio per la partita Inter-Palermo, con visita guidata dello stadio .... complimenti!
A breve inseriremo sul sito l'elenco dei premi con il relativo numero estratto.
La giornata è stata resa ancor più piacevole dal risultato della nostra Inter. Vittoria sofferta a Cesena ma di questi tempi importantissima. Basti pensare che dal sedicesimo posto adesso siamo quinti!!!
La felicità della giornata era visibile negli occhi del nostro presidente che complice i circa duecento brindisi alcolici ha vagato sorridendo tra tutti i tavoli fino a tarda notte!!
Che dire di più ..... Buon Natale a tutti e che il 2012 ci riservi ancora tanta amicizia e magari un'altra coppetta da alzare!!

AUGURI!!




sabato 17 dicembre 2011

sorteggio champions

Dopo 8 anni si ritrovano di fronte Marsiglia ed Inter: nel 2003/04 (quarti di finale di coppa Uefa) i nerazzurri vennero eliminati dopo aver perso entrambi gli incontri per 0-1 (sgrat!).

Per qualificarsi quest’anno il Marsiglia ci ha provato in tutti modi e alla fine ce l’ha fatta. E’ andata a vincere al Westfalen Stadion dopo aver sprecato tantissimo nel girone. Partito malissimo in campionato con 1 vittoria in 5 partite di Ligue 1, Deschamps è tornato all’antico, a quel suo Monaco che lo portò poi alla promozione con la Juve in Serie B. Modulo offensivo. Temibili gli esterni d’attacco. In porta c’è Mandanda un ottimo portiere. In mezzo tanta sostanza con la corsa di Diarra e Mbia e l’estro di Lucho Gonzalez. Ma la mente della squadra è in panchina, e si chiama Didier Deschamps.

Se giochiamo da inter non ci dovrebbero essere problemi, ma la partita con lo schalke dello scorso anno deve farci ricordare che nulla è scontato.
Intanto noi stiamo già preparando la trasferta! Tutti a Marsiglia!

mercoledì 14 dicembre 2011

Genoa - Inter 0-1

 La partita:
La piccola Inter di questa stagione ha messo a segno la seconda vittoria consecutiva con il più piccolo di tutti, Yuto Nagatomo, che concede il bis dopo la Fiorentina in un altro modo rocambolesco: dopo il rimpallo di domenica, lo stacco di testa contro il Genoa. Sei punti preziosissimi per la classifica che ci riportano almeno in zona Europa League, con la prospettiva di festeggiare il Natale a quota 26, presumibilmente rosicchiando ancora qualcosa a chi sta davanti e potendo cullare così il sogno di una nuova remuntada verso la Champions dopo quella firmata Leonardo di 12 mesi fa. Il 442, con Poli (fuori ruolo, debutto confortante) al posto di Coutinho a sinistra, però funziona e assicura ottima copertura. Ne beneficia Cambiasso, perfetto per oltre un’ora, che affiancato da un Motta a corto di fiato ma capace di due-tre lampi dei suoi, comanda il possesso e la circolazione della palla con maestria. Senza il solito grande Frey chiuderemmo il primo tempo in vantaggio, con 3 chiare occasioni da gol (clamorosa quella fallita dall’osannato ex Milito) e un probabile cartellino rosso risparmiato da Banti ai nostri avversari. Non male per chi deve rinunciare ai 4 calciatori che fanno la differenza, ossia Maicon, Sneijder, Forlan e, da poco, Coutinho. Adesso basta, zitti e pedalare. Non cambia nulla. Siamo a meno 8 dal terzo posto e a più 8 dal terzultimo. Siamo sesti, ma è un sesto ingannevole. Le quattro davanti sono lontane e sono, soprattutto, quattro. Troppe.

La Trasferta:
Solita bellissima trasferta, anche questa volta con finale positivo. Arriviamo a Genova abbastanza presto e parcheggiamo in un apposita piazza dedicata ai tifosi ospiti; aperitivo ligure e con i mezzi pubblici raggiungiamo Marassi. Li ci aspetta una sorpresa che in tutti questi anni di stadio in giro per il mondo non ci è mai capitata … perquisizione severissima con addirittura obbligo di togliere le scarpe!!! Per non parlare delle borse delle donne alle quali cercano di requisire tutto. Pazzesco … peggio degli animali … e poi ci domandiamo perché gli stadi sono mezzi vuoti. Causa controlli i circa 900 tifosi ospiti entrano a partita iniziata.

Curva compatta e a parte il Presidente tutti cantano e vomitano insulti ai simpatici rossoblu. Finale bellissimo e sosta forzata dentro lo stadio fino a mezzanotte per permetterci di tornare scortati su diversi pullman fino al nostro parcheggio. Rientro tranquillo condito come sempre dalle solite cazzate che si sparano durante il viaggio. Arrivo alle 2 di notte stanchi ma felici (soprattutto la Carmen e il Noga che causa lavoro erano in piedi dalle 3 della sera prima!!). Ancora una volta grazie ai miei compagni di avventura con la speranza che venerdì l’urna ci riservi una trasferta di champions memorabile!
TUTTO IL MONDO VIAGGIARE PER SEGUIRE L’FC INTERNAZIONALE!!


lunedì 12 dicembre 2011

AUGURI!!!

Altro compleanno in casa Inter Club per un'interista davvero speciale.
Oggi la Manu compie gli anni!!!!



AUGURI!!

Grazie Peppino!

Una Fiorentina ancora più immobile e priva di idee dell’Inter vista negli ultimi tempi ci permette tornare a vincere con due gol di scarto e senza subire reti nel nostro stadio. Ranieri vara ormai definitivamente il 4-4-2 in linea, con Coutinho e Faraoni esterni di centrocampo, Maicon e Nagatomo terzini. Maicon anche a mezzo servizio cambia il volto della squadra, così come Nagatomo coperto da Coutinho ritrova il dinamismo dell’anno scorso. Faraoni continua a farci chiedere perché non abbia giocato prima, e idem Coutinho che sulla fascia dà il meglio di se con assist e tagli che lo mettono anche davanti al portiere.
Quando ammiriamo dagli spalti semivuoti il gol capolavoro del Pazzo e il gol di culo e di determinazione di Mototopo iniziamo a coltivare la speranza che in effetti non perderemo anche questa. Una squadra come quella viola che riesce a tirare in porta una volta in 90′ facilita il compito degli avversari, nonostante Zarate e Muntari (una tragedia il primo, un corpo estraneo il secondo). I problemi sono ancora tutti là, ma guardarli con tre punti in saccoccia fa tutto un altro effetto.Di questi tempi è tanta roba: si vede che Peppino Prisco ha buttato un occhio e ha deciso di alleviare le nostre sofferenze. Adesso tutti a Genova per i 3 punti che ci farebbero respirare aria di europa.

mercoledì 7 dicembre 2011

La verità non fa sempre male


Va bene, più o meno serenamente, perdere.
Va bene non lottare per i grandi traguardi.
Va bene ascoltare ad ogni intervista gli ammonimenti sul Fair Play Finanziario che ammoscerebbero ogni uomo anche se si trovasse di fronte Charlize Theron.
Va bene passare da Mourinho a Ranieri in 16 mesi, passando attraverso Benitez, Leonardo, Gasperini.
Va bene il ridimensionamento e il perchè sia stato giusto sotto il profilo economico e gestionale cedere Ibrahimovic, Balotelli, Eto’o e in futuro Sneijder.
Va bene sedersi ad un tavolo della pace con personaggi che hanno infangato forse irrimediabilmente la nostra immagine davanti all’opinione pubblica.

Come tifoso perdutamente innamorato di questi colori e di questo club accetto tutto questo, specie dopo l’abbuffata di trofei dal 2006 ad oggi.
Come tifoso e appassionato non posso però accettare tutto. Non posso accettare che mi siano date in pasto dichiarazioni così fuori dalla realtà, così banali, così parziali, da offendere in qualche modo la mia intelligenza, la mia passione, la mia fiducia.

Preferisco il silenzio stampa.
Preferisco perdere raccotando semplicemente che siamo troppo vecchi e stanchi per combattere.
Preferisco la verità, sempre. Anche quando fa male.

venerdì 2 dicembre 2011

Forza ragazzi!

Dopo un mercoledì da leoni che ha visto l'IC Besnate protagonista di una vittoria schiacciante contro i Ciccetti Boys (o forse abbiamo pareggiato? Vabbè eravamo comunque più belli), ci apprestiamo a vivere un dicembre intenso, come piace a noi!
Domani arriva l’Udinese a San Siro per un match chiave in ottica qualificazione Champions.
Una sconfitta getterebbe nuove ombre sull’ipotesi rimonta e soprattutto farebbe svanire quella fiducia che circonda l’ambiente dopo il mini ciclo positivo in campionato e in Europa.
Non arrivo a dire che sono tutte finali come Zanetti e Ranieri ( e basta con questa frase!!),  di fatto conquistare 6 punti nei due match casalinghi contro friulani e viola, potendo permettersi di fare completo turnover contro il Cska, è una impresa alla portata di una squadra che finalmente può allenarsi e recuperare energie fisiche e mentali durante la settimana.
Prima di Natale incontreremo in trasferta Genoa, con Malesani che comincia a scricchiolare (gli daremo noi la mazzata finale?) e  Cesena squadra in crescendo ma alla nostra portata. Poi prima di mangiare il panettone saremo sugli spalti per la passeggiata con il Lecce. Se arrivassero almeno 4 vittorie su 5 partite saremmo in piena zona coppe, che è il massimo obbiettivo per quest'anno. Noi passeremmo un sereno Natale e Moratti penserebbe al regalo da mettere sotto l'albero.
Noi ci crediamo e saremo presenti ad almeno 4 partite su 5.
AVANTI RAGAZZI VOGLIAMO VEDERE LA GRINTA DEI TEMPI MIGLIORI!

lunedì 28 novembre 2011

Una Splendida Giornata

Eh si, come cantava il mitico Vasco, proprio una splendida giornata.

Difficile scegliere da dove iniziare per commentare questo fantastico week end.
Meglio di così non poteva andare …. Splendido il tempo che abbiamo trovato … Splendida la cucina che abbiamo assaporato …. Splendidi i posti che abbiamo visitato …. Splendido il finale di partita a cui abbiamo assistito …. Splendide le persone che mi hanno accompagnato.
Potrei dilungarmi a descrivere le tante cose successe; Il viaggio sul mitico pulmino (lo stesso di Roma), l’allegria che ci ha accompagnato per tutto il tempo, la sera passata a fumare sdraiati in Piazza del Campo,  la tristezza per aver ricevuto la notizia della scomparsa di una amico, il pic-nic immersi nelle colline di San Gimignano, l’angoscia per aver scoperto di avere in mano i biglietti di Genova e non di Siena (vero Manu?), la gioia di aver convinto i poliziotti a farci entrare lo stesso, la consapevolezza di avere dei veri amici disposti a star fuori dallo stadio insieme a noi …. perché o tutti o nessuno!



Insomma un’altra trasferta speciale …  di quelle che ti fanno superare la stanchezza che e che ti fanno sorridere quando ti senti dire “ma chi te lo fa fare?”
E poi vincere al 90° dopo una partita bruttissima è ancora più bello …. Trovarsi per terra abbracciato ai tuoi amici è una sensazione impagabile.


Inutile dilungarmi per non cadere nella retorica …. non mi resta quindi che ringraziare chi ha vissuto con me questa esperienza e sperare che altri possano parteciparvi in futuro.
“Sarò sempre al tuo fianco, io di te non mi stanco, sei la cosa più bella che c’è”

mercoledì 23 novembre 2011

Obbiettivo raggiunto!

Sono passati due mesi da Novara-Inter, la data che ci ha visto toccare il fondo. Adesso iniziano a essere un periodo giusto per fare qualche ragionamento. Dopo Novara, l'Inter ha di fatto iniziato daccapo. E quindi si può far finta che, trascorsi altri due mesi, la seconda preparazione sia finita e la  vittoria col Cagliari e il pareggio di Trebisonda, con vittoria del girone conquistata con una giornata di anticipo (roba che due mesi fa, dopo 0-1 con i turchi, poteva sembrare fantascienza) abbiano segnato l'inizio della stagione, quella vera.
Ranieri si è messo alle spalle stasera i suoi due primi mesi nerazzurri. Due mesi in cui ha avuto discrete sfighe, rigori contro e una squadra da resettare. Due mesi, lo stesso tempo concesso a Gasperini. Due mesi a Ranieri glieli dovevamo. Adesso si può ripartire, ma davvero. Il sorprendente andamento dei risultati di oggi ci regala addirittura l'emozione di una partita inutile, quella col Cska, in cui riprendere fiato. Un lusso. Il resto sarà tutto da giocare. Brutti ma concreti, io li vorrei così. Poi a Natale ne riparliamo. Adesso non c'è tempo. Adesso prepariamo le valige. Siena stiamo arrivando!

lunedì 21 novembre 2011

da Cagliari a Trebisonda

Sabato sera si è visto qualcosa di diverso nel secondo tempo, nulla di trascendentale sia chiaro.
All’inizio della ripresa Ranieri indovina il cambio, toglie Zarate e schiera un 4-2-3-1 con Coutinho, Cambiasso e Alvarez alle spalle di Pazzini.
L’Inter prende il controllo delle fasce e riesce a sbloccare la partita. Passati in vantaggio sembriamo un fiume in piena pronto a tracimare, Coutinho prima prende la mira mandando a lato di pochissimo di destro, poi su un contropiede di Alvarez, realizza il primo gol stagionale con un bellissimo tiro sul primo palo.
Thiago Motta quest’anno ha disputato 4 partite da titolare: Lille, Chievo, Lille e Cagliari per un totale di 4 vittorie, restano davvero pochi dubbi sulla sua importanza nel gioco di questa squadra che sembra aver finalmente imboccato la strada giusta.
La buona prestazione  non dipende solo dalla presenza del regista italo-brasiliano, anche altri fattori hanno contribuito alla vittoria: Forma fisica e nuove forze.
Sarà colpa di Gasperini o della sciagurata idea di giocare ai primi di agosto la supercoppa italiana, ma solo adesso si cominci a vedere una squadra tonica, capace di pressare e di recuperare velocemente la posizione giusta, Ricky Alvarez stasera sembrava il lontano parente del giocatore visto nelle prime uscite stagionali, Cambiasso e Zanetti stasera sembravano due coetanei di 31 anni.
Ranocchia, Jonathan, Coutinho e nel secondo tempo Alvarez, altre volte Obi e Zarate, il rinnovamente va gestito con saggezza, i nuovi arrivati vanno inseriti gradualmente e fatti giocare nei loro ruoli più congeniali, Ranieri li sta dosando bene e loro lo stanno ricambiando con prestazioni che sembravano impossibili fino a qualche settimana fa.
Piccola parentesi per l'olandesina .... Se non è colpa della Nazionale di chi è la colpa dell’infortunio di Sneijder? Per quanto vogliamo mettere la testa sotto la sabbia? Quando il nostro rappresentante all'estero invece di ritirare premi comincerà a farsi sentire con i ct delle varie nazionali?
Adesso chiudiamo il discorso champions e domenica tutti a Siena per rosicchiare ancora qualche punto a quelli davanti. Noi ci saremo! AVANTI RAGAZZI!

giovedì 17 novembre 2011

CLAMOROSO! In esclusiva per l'Inter Club Besnate

Sono riuscito ad avere da un amico di una televisione privata un filmato che riprende inequivocabilmente un noto allenatore all'uscita di un locale ambiguo frequentato da personaggi coinvolti nei vari scandali a luci rosse che le cronache recenti ci hanno consegnato. Nonostante le immagini siano girate in piena notte la sagoma che si intravede del personaggio non lascia dubbi sulla sua identità.
La rabbiosa reazione del mister testimonia il nervosismo per essere stato colto in fallo!
Il video non è consigliato ai minori!


Castagnata 2011

Domenica, come da programma, si è svolta presso la nostra sede la castagnata organizzata dall'Inter Club.
E' stata l'occasione di vivere ancora una volta tutti insieme una splendida giornata all'insegna del divertimento. Tra l'altro la nostra vice ha compiuto gli anni ed abbiamo così potuto festeggiarla nel migliore dei modi! Grande Vale!
Vorrei con l'occasione ringraziare tutti per la presenza ed in particola modo Giorgio, che ci ha permesso di aprire la giornata con un pranzetto delizioso oltre ad offrire il vine brule durante la distribuzione delle castagne e il mitico Gilmo che ha messo a disposizione tutto il necessario per la realizzazione dell'evento ma soprattutto tutta la sua simpatia. Di comune accordo tra i consiglieri abbiamo voluto regarargli la tessera del club .... adesso caro Gilmo sei uno di noi! 






martedì 15 novembre 2011

Se non ci fossero bisognerebbe inventarli....

Quattrocentoquarantatrè milioni settecentoventicinquemiladuecento euro (lo scrivo in lettere perchè fa ridere di più) sarebbe il risarcimento stimato “in via prudenziale” richiesto alla FIGC e all’Inter. Si, proprio all’Inter: colpevole di essere arrivata terza in un campionato truccato da una associazione per delinquere controllata dal direttore generale della Juventus e di cui faceva parte l’amministratore delegato della Juventus stessa.
Passo quindi ad elencare il dettaglio del risarcimento chiesto da Andre Agnelli:
79,1 milioni per la mancata partecipazione alle coppe europee,
60 milioni per le cessioni sottocosto di giocatori svalutati dalla retrocessione in Serie B
41,6 milioni di mancati diritti televisivi
110 milioni di calo di valore del marchio Juve
20 milioni di danni per il ritardo di due anni nell’edificazione del nuovo stadio di proprietà
133 milioni circa di calo del titolo azionario bianconero.
Mancamo gli introiti per i panini con la salamella davanti allo stadio dato che in Serie B costano circa la metà.

giovedì 10 novembre 2011

Associazione a delinquere....

Nel giro di un quarto d'ora si è dimesso Berlusconi e hanno condannato Moggi! Roba da sballo! Certo ricordiamoci anche che questa è una sentenza di primo grado e magari tra un annetto potremmo dover parlare di altro, del resto Amanda Knox nel giro di due anni è passata da troia americana drogata assassina a brava ragazza un po' sfortunata scusaci ti prego, e quindi sbronziamoci, ma teniamo conto che forse un giorno tutto cambierà.  Ma ora le chiacchiere stanno a zero.
Ma la cosa fantastica è che mentre ancora le agenzie cercavano di mettere ordine alla sentenza, la Juve pubblicava sul suo sito un comunicato già pronto da chissà quanto, sottoscritto da cda e avvocati. Penso ne esistessero due diverse versioni, a seconda del tipo di sentenza. Le due versioni probabilmente differivano per le prime e per le ultime righe, ma quelle centrali saranno state uguali. Assolvono tutti: la Juventus "dimostra la propria estraneità". Condannano tutti: la Juventus "dimostra la propria estraneità".
Eccola qua, la Juve.
E' la Juve che in campionato vince e si lamenta degli arbitri. E' la Juve che dopa i giocatori e scarica il medico. E' la Juve che manovra gli arbitri e disconosce direttore generale e amministratore delegato. E' la Juve.
Giraudo patteggia, Moggi  si becca 5 anni e 4 mesi, ma la Juve è "estranea". Minchia, che facce di merda.
L'arroganza di quel comunicato pubblicato mentre ancora stavano sciorinando sentenze è insopportabile.
E' una notte di festa, ma anche amara. Torna in mente tutta la merda che ti hanno fatto mangiare, tornano in mente tutti i replay di Ronaldo abbattuto a Torino e a Verona, il 5 maggio, le ladrate, le umiliazioni, i cori, i risolini, le barzellette. Tutto questo non è agli atti di Napoli, ma nei nostri ricordi sì.
Ma quello che mi ha più colpito sono state le dichiarazioni di Moggi rilasciate ieri e che riporto per intero e virgolettate:
"Il discorso che non ho capito è l'estraneità della Juventus. Io ero il direttore generale della Juventus, quindi non giocava Moggi contro Udinese, ma la Juventus contro l'Udinese. Quindi l'estraneità dei fatti non so cosa possa significare. Se mi dicono estraneità, la risposta è che ero il direttore generale della Juventus".
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Fantastico vero?
E che dire  degli amici di merenda di Pacciani che volevano farci sedere ad un tavolo? Condannati anche loro insieme a ben 3 dirigenti del Milan. Adesso perchè non vi ci sedete voi a quel tavolo ... tutti  insieme?
Un ricordo anche per quella categoria che in Italia è sempre più indifendibile: i giornalisti.
Corrotti o a libro-paga.
La sentenza di colpevolezza emessa ieri sera a Napoli li ha colpiti come una tramvata: non se l’aspettavano, si erano fatti irretire dagli effetti speciali degli avvocati di Moggi, dalle intercettazioni clamorose che avrebbero inesorabilmente smontato le tesi dell’Accusa.
Più d’uno ha concluso che Palazzi fosse un oracolo, che l’Inter fosse appena appena meglio della Juve, ma immeritevole dello scudetto 2006, per ciò che era emerso in seguito.
Il PM Narducci ha commentato la sentenza dicendo che “è stata spazzata via la più grande operazione di mistificazione prodotta in questo paese. Di colpo si è dissolto tutto. E’ fallito il tentativo di buttarla in caciara: “Tutti colpevoli nessun colpevole”.
Purtroppo la categoria dei giornalisti ha un ulteriore difetto: si autoassolve, ogni giorno. Salvo chiedersi perché sempre meno persone comprano i giornali.
Infine un applauso convinto alla reazione del nostro presidente. In questo momento sarebbe stato facile presentarsi col sorrisino a dire "avete visto che avevo ragione io?". Invece ha scelto la strada del silenzio. Un silenzio assordante che ferisce più di mille parole, perchè non non siamo quella roba lì, noi siamo diversi .... grazie Massimo e grazie Giacinto.



martedì 8 novembre 2011

AUGURI!!!

Tanti auguri di Buon Compleanno al nostro mitico Massimo!!


Genoa-Inter si gioca il 13 dicembre ore 20.45

Per fare un favore all’amico di mille battaglie Preziosi, giocheremo 9 partite in un mese: Cagliari, TRABZONSPOR, SIENA, Udinese, Cska, Fiorentina, GENOA, CESENA, Lecce tra il 19 novembre e il 21 dicembre (in maiuscolo quelle fuori casa). Tra l'altro una delle poche partite previste alle ore 15 di domenica (INTER -FIORENTINA) verrà anticipata al sabato sera. Questo perché abbiamo ormai notoriamente una rosa per nulla logora e in grado di reggere questi sforzi senza battere ciglio. D’accordo che l’alternativa era giocare di pomeriggio e quindi vanificare qualsiasi ipotesi di incasso per il Genoa (e le popolazioni alluvionate) però forse esistevano altre possibilità come quella di recuperare la partita a gennaio o febbraio. Negli anni scorsi ricordo giornate rimandate anche di quattro mesi per posizionarle a seconda dei gusti di Galliani. Si vede che loro sanno spiegare le loro ragioni meglio di noi a Lega e Federazione.

venerdì 4 novembre 2011

Genova devastata!

Si attende solo l'ufficialità ma penso che dovremo rinunciare alla focaccia domenica....


Un pensiero dai ragazzi dell'Inter Club alle famiglie colpite da questo disastro.

giovedì 3 novembre 2011

Grazie ragazzi!

Cambiano gli allenatori ma tutti nei momenti difficili si affidano ai senatori. E vengono ripagati. Moratti non ha torto a considerarli il punto fermo per uscire da questa situazione.
Ranieri con la scelta di tenere in campo Milito fino al novantesimo ha recuperato almeno l’uomo, se non il calciatore. Una mossa rischiosa (potevamo pagare a caro prezzo i suoi errori) ma che gli fa guadagnare molti crediti nei confronti dello spogliatoio
Senza Samuel la famosa impenetrabilità difensiva nerazzurra dei tempi di Mancini e Mou non sarebbe stata tale. Il mister preghi che il muro giochi spesso a questi livelli e la metà delle amnesie sparirà
Motta stasera era perfettamente inutile e così pure Sneijder. I due non attraversano un gran momento di forma, mi resta il dubbio se in un altro contesto si esprimerebbero a ben altri livelli…
Ranieri e l’Inter dovranno lottare e soffrire da soli assieme a quelle poche decine di migliaia di spettatori fedelissimi che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Peccato lo snobismo dilagante dei tifosi di fronte al primo momento difficile da qui a sei anni…


(a testimonianza di ciò inserisco una foto scattata nel nostro settore ieri sera poco prima dell'inizio della partita)
Le partite con Lille, Chievo, Atalanta, Juve, Lille dovrebbero aver segnato la via di quella che è la strada da seguire per Ranieri, lasci perdere al momento qualsiasi velleità estetica e di gioco offensivo, c’è poco fiato in questa squadra ma tantissima intelligenza, chiuda bene gli spazi dietro e gestica il più possibile il pallone, Motta in questo sarà fondamentale, là davanti poi qualcosa succederà sempre soprattutto se il Dio del pallone avrà veramente perdonato Milito.


...E adesso tutti a Genova!!

martedì 1 novembre 2011

HALLOWEEN!

-Toc toc
-Sì?
-Ciao. Sulla Gazzetta c'è scritto che avete preso Xavi e Fabregas in cambio di Alvarez,  Jonathan, Caldirola e conguaglio.
-Alèèèèèèèèèèèè. Spuma per tutti, entrate.
-Ah ah .... scherzetto!
-Mavaffanculo va', bambini di merda.
Trick-or-treat-Orlando-7352561.jpg

domenica 30 ottobre 2011

Noi ci siamo.... e da sola non ti lasciamo

Speravo ovviamente che la partita con la Juve finisse in un altro modo e, finendo in un altro modo, servisse a qualcos'altro, e cioè a darci una mossa, quella decisiva. Nel primo tempo si è visto il potenziale della squadra, tuttora sostanzialmente in grado di giocarsela con chiunque, e in alcuni momenti davvero alla grande. Poi si è visto quanto la sfiga, il meraviglioso colpo di testa di Pazzini, finora abbia avuto un ruolo piuttosto determinante. Ma il primo tempo ci ha anche ricordato che in difesa facciamo cagare, abbiamo continue amnesie,  e in questo modo non andremo da nessuna parte. Il secondo tempo, poi, ci ha dato l'ennesima dimostrazione che l'Inter attuale non ha i 90 minuti, ma nemmeno gli 80, i 70 o i 60. E' una squadra che non solo corre meno degli altri, ma finisce la benzina regolarmente, e un primo tempo dispendioso ci condanna a un secondo tempo di ordinaria amministrazione. Questa è la situazione più malinconica. Sembriamo una provinciale.
Però voglio che da questa serata esca uno spunto positivo: noi, il pubblico di san Siro.



Non tutto il pubblico, è chiaro, purtroppo nella quantità c’è sempre chi inizia ad insultare al 5° del primo tempo; ma sicuramente la nota positiva è l’attaccamento alla squadra in affanno.
Il pubblico di San Siro è cambiato, è maturato, è diventato adulto, ha continuato a sostenere la squadra, gli eroi di Madrid o quel che resta di loro. Ricordo tempi infausti in cui i nostri uscivano sul terreno di gioco dal tunnel degli spogliatoi con lo sguardo impaurito, con la tensione di chi sa che al primo errore sei sommerso dai fischi, di chi sente il peso di anni di insuccessi e di promesse mai mantenute. Invece adesso c’è come un senso di consapevolezza che ti porta a pensare che “questi siamo” e le colpe non le puoi trovare nei giocatori. A loro tutto si può rimproverare tranne di non essere professionisti, di non sacrificarsi, di non dare tutto. Per quanto riguarda l’allenatore da quell’infausto e triste giorno in cui Mourinho ci ha abbandonato nessuno ha potuto lavorare per più di 6 mesi, nessuno ha potuto costruire la sua Inter, nessuno ha potuto sviluppare la sua idea di calcio, nessuno ha potuto godere della stessa stima, della stessa fiducia, dello stesso supporto di chi c’era prima. Forse in questo momento l’indice lo puoi puntare su un solo uomo: Massimo Moratti.
Ieri, all’uscita dello stadio di Milano, è stato contestato da un gruppo di tifosi esasperati, delusi, più che altro smarriti. Nulla di particolarmente grave, forse se lo aspettava, perchè quando le cose vanno bene i meriti sono di tutti,  quando vanno male la colpa è la sua. E son sicuro sente la responsabilità di questa situazione. Moratti, il primo tifoso di questi colori, dovrà assumersi nuovamente l’impegno di essere il nostro presidente soprattutto del nostro futuro. Non vendendo l’Inter a chi non la ama ma solo la sfrutta e poi, quando qualcosa non funziona, rischia di distruggerla. Possiamo restare fuori dall’Europa perchè stiamo iniziando un ciclo nuovo, con un allenatore su cui puntiamo, con calciatori giovani e affamati. Chiediamo a Moratti di avere coraggio, di fare scelte impopolari, di rischiare, di innovare. Di individuare nuovi uomini, nuove idee, nuove scommesse per guardare con ambizione al futuro. Un’Inter dodicesima, senza coppe, senza un Eto’o, senza un Balotelli, senza uno Sneijder, senza un bilancio sano, non vale più di una Fiorentina o di una Roma. Ci pensi presidente e legga senza arrabbiarsi le nostre critiche che sono a volte esagerate, irriconoscenti e scomposte, ma grondano amore, partecipazione e passione. Pura. Per l’Inter.


mercoledì 26 ottobre 2011

oltre ogni limite

Complice il week end in terra catalana (a proposito che tristezza il Nou Camp ... 110000 persone che assistono in un silenzio irreale alla partita) mi sono perso la prima vittoria in casa dell'anno (qualcuno dice che sarei io a portar sfiga!). Poi nei 2 giorni di malattia ho potuto rivedere quello che è accaduto in serie A e purtroppo ho avuto la conferma dei miei dubbi su quanto successo a Lecce.



Ciò che è accaduto domenica a partire da mezzogiorno, nell’anticipo all’ora di pranzo tra Lecce e Milan, ha dell’incredibile, eppure non solo non ho letto una sola riga su un giornale o ascoltato una sola parola in una trasmissione, ma  cosa infinitamente più preoccupante mi sono reso conto che a capire che si era oltrepassato ogni limite dello scandalo, probabilmente, non c’era stato nessuno.

Non so, a questo punto, quanti se ne siano resi conto. Domenica abbiamo assistito in diretta televisiva al padrone di una squadra che convinto di aver subito un torto, passava l’intero primo tempo al cellulare. Non ci è dato sapere con chi stesse parlando, e nemmeno ci interessa: ciò che ci interessa è che tutti, compresi i disperati telecronisti di SKY, hanno immaginato che stesse contattando qualcuno per chiedere lumi e porre rimedio. Eh sì, in telecronaca al commentatore tecnico sono proprio sfuggite le parole “porre rimedio”.

domenica 16 ottobre 2011

Catania – Inter 2-1

Se c’erano partita, condizioni ambientali e fisiche per dimostrare che l’Inter è una squadra vecchia e da rifondare, anche pesantemente, era questa. Contro un Catania solido, con la pioggia ed un campo pesantissimo: erano queste le condizioni peggiori per giocare una partita con una squadra incerottata, con Stankovic reduce da un infortunio e costretto a 180 minuti con la nazionale, Cambiasso reduce da un tour de force non indifferente, con molti infortuni, Maicon appena recuperato. Ma erano anche queste le condizioni per capire cosa aspettarsi da un campionato come quello appena cominciato.
I titolari hanno difficoltà fisiche: appena l’Inter è costretta ad alzare i ritmi, ad alzare il baricentro, appena è costretta a scoprirsi quel tanto che serve per fare un goal o imporre il gioco, si disunisce e inevitabilmente lascia spazio agli avversari che hanno ormai capito, tutti, e affondano là dove c’è da affondare.
Le riserve semplicemente non sono all’altezza: stiamo parlando di due marce diverse, di due spiriti diversi, di obiettivi e destini diversi.
Dopo mesi di Benitez, di distanze siderali, stiamo ancora parlando del problema di sempre, di un problema che con Cambiasso-Stankovic si ripresenta dai tempi di Mancini: in due in mezzo soffrono terribilmente. Figuriamoci adesso che hanno molti anni di più. Il problema di un centrocampo che non fa filtro e che lascia spazi, troppi spazi, agli avversari. 
Quello che preoccupa è però vedere i calciatori finiti dopo 20 minuti, alcuni dopo 30. E infatti il rientro in campo è da incubo: in 5 minuti tutto cambia e l’Inter non riuscirà più a cambiare l’inerzia della partita.
Ma oggi non si salva nulla, se non i primi minuti di Cambiasso, Maicon e Samuel. Per il resto è un buio.
A volte viene il dubbio che società e tifosi vedano le stesse partite.
Da segnalare, infine, l’ennesima topica arbitrale che fanno diventare 7 le partite, 7 su 7, 7 arbitri diversi (Rizzoli, Brighi, Mazzoleni, Bergonzi, Tagliavento, Rocchi e adesso Orsato): il rigore è pura invenzione.
C’è poco da recriminare: 4 punti, zona retrocessione, numeri e situazione fisica da brividi. Fa male, ma è così. Questa squadra ha finito, ha consumato quello che si doveva consumare. E' un'Inter che non possiamo assolvere. E' un'Inter che deve tirarsi fuori dalla merda da sola, se ce la fa. E' quasi la stessa Inter del triplete. Ma senza Mou, senza Eto'o, senza ricambi e - purtroppo - senza coglioni.


(nella foto, Zanetti, Cambiasso e Stankovic che vanno decisi a pressare alto i catanesi).

venerdì 14 ottobre 2011

Teoria

Una volta il Grande Club mandava la giovane promessa del vivaio in provincia a farsi le ossa… se poi se le rompeva, poco male, era comunque in affido al piccolo club. Ora invece il piccolo club manda la giovane promessa mezza rotta nella Grande Squadra, così da risparmiarsi i soldi delle cure. Siamo riusciti ad applicare nel calcio la famosa teorìa dell’Inversione dei Poli

martedì 11 ottobre 2011

Trova la differenza......

Wayne Rooney espulso per un calcione da dietro, con tutta la stampa inglese che lo condanna unanimemente, senza appello, senza nessuna giustificazione.



Il meglio che gli è stato attribuito “Idiota”.



Alcuni titoli:

“An Idiot Abroad”
“Idiot”
“Roo Fool”
“Stupido”
“Indifendibile”
“Roo’s shame”
“Ha rovinato la grande notte”
England in / Rooney out”.

E a niente è servito che Rooney, si sia accorto dell’idiozia commessa, si sia anche scusato con l’avversario, con l’arbitro, e con qualche compagno. Con la faccia colpevole all’uscita. Tutto normale, no? 

Ma questo fallo di Rooney ci ripropone un fallo che tempo addietro vide protagonista un nerazzurro. Questo:


.
E ricordate anche cosa si scrisse ai tempi?  
Pagelle della Repubblica: “Potremmo concedergli l’attenuante dei vergognosi buu razzisti, ma sarebbe preferibile tener separate le cose 
La chicca però è di Totti: “Balotelli è un maleducato”. 
Ebbene, Totti colpisce Balotelli come fa Rooney con Dzagovic. E ti aspetteresti, che so, almeno un “Un idiota con la fascia” , e invece no, la stampa italiana comincerà con la solita storia del grande Capitano, orgoglio di Roma, con le richieste di chiarimento a furia di interviste “Balotelli ha offeso un’intera città” e nessuno che osa contraddire.
Per arrivare al capolavoro di Boniek: “Totti doveva dare un pugno in faccia a Balotelli
Col capolavoro romano del “Totti day”: tutti in campo con la maglia del capitano, lui che entra in trionfo con i figli”. Ed i giornali e le tv che aprono interi servizi sull’accaduto.


  
Se qualcuno ancora non avesse capito in che paese stiamo, com’è ridotta la nostra stampa e la nostra informazione, un paese in cui una verità passa per menzogna e viceversa, tanto che Facchetti e Moggi vengono ormai trattati sullo stesso livello. 
Per fortuna, ogni tanto, riecheggia il motto dell’interista:
“A noi non piasce prostituzione intellectuale”.

domenica 9 ottobre 2011

Tanti Auguri .... a Noi!!


Eh si … tanti auguri a noi, perché l’Inter Club Besnate ha compiuto il suo primo compleanno! Abbiamo deciso di festeggiarlo con una cena sociale per riunire insieme i soci ma anche i parenti e gli amici perché il denominatore che ci unisce è certamente l’Inter ma lo spirito che ci ha spinto a creare questa piccola grande realtà è sicuramente la voglia di stare insieme al di la della fede calcistica.
E così ieri sera al ristorante “il Crugnolino” doverosamente addobbato con i colori del cielo e della notte (un grazie a Carmen, Manuela e Antonio per l’aiuto) ci siamo ritrovati per passare insieme una splendida serata allietata dalla presenza graditissima di Patrizio Alfieri, Coordinatore degli IC della provincia di Varese e dell’infaticabile e insostituibile Giovanna dell’IC Saronno,  con cui ho avuto il piacere di confrontarmi su alcuni aspetti del mondo Inter .

I nostri ospiti d’onore ci hanno anche omaggiato di una targa ricordo e di un pallone autografato dai nostri beniamini che un sorteggio pilotatissimo ha consegnato nelle mani della nostra Valentina.

Inoltre un grazie di cuore a Patrizio che ha voluto sottoscrivere la nostra tessera e quindi per questa stagione il nostro coordinatore sarà socio dell’Inter Club Besnate!!


La serata è trascorsa tranquilla e in allegria il discorso commosso del nostro Presidente Mario ha riassunto in poche parole quello che è  realmente lo spirito di questo piccolo grande gruppo: prima di tutto gli amici e interisti si nasce, due concetti semplici ma profondi. Al termine del discorso abbiamo consegnato al nostro mitico Noga, in procinto di partire per il Nepal, una bandiera neroazzurra con tutte le nostre firme  e che sarà issata nel posto che ci compete, in cima al mondo ... perchè ricordiamoci che siamo ancora Campione del Mondo in carica!


L’augurio è quello che questo primo anno di attività, che ci ha già visto comunque protagonisti di tante iniziative,  sia solo l’inizio di questa splendida avventura e che la famiglia possa diventare sempre più numerosa.

“Ovunque ti trovi sono gli amici a costruire il tuo mondo”

..Buon Compleanno Inter Club Besnate

martedì 4 ottobre 2011

Arieccoci!!



...INTER CLUB BESNATE PRESENTE!

....Retromarcia!!!!

Retromarcia Moratti: “Non voglio fare nulla di particolare.Ricusare Rocchi?Erano parole a caldo”

“Ho sentito tutte le parole di Braschi, sono parole di buon senso. Da presidente dell’Inter non voglio fare nulla di particolare; rimane il malumore per quella che poteva essere una bellissima partita e non è stata perché falsata da errori arbitrali. Non c’è rancore, ma adesso ci vuole responsabilità da parte di tutti noi per evitare che lo spettacolo possa essere rovinato in episodi successivi”




RITORSIONI PER LO SCUDETTO 2006
“Io mi auguro non sia così, sarebbe un gesto davvero infantile. Quando il Milan vinse lo scudetto feci i complimenti alla classe arbitrale, spero che possa accadere anche quest’anno”.
NESSUNA RICUSAZIONE DI ROCCHI
“So che la ricusazione non c’è, quelle erano parole a caldo. Esistono i dirigenti competenti che faranno le scelte adeguate”.



CONSIDERAZIONI SULLE PAROLE DI MORATTI
Moratti sarebbe un ottimo politico. Le trovo parole responsabili di chi fa parte di un sistema, quello della Lega calcio, e vuol restarci. O almeno non perderci. Sembra che la guerra si fa per l’impresa di famiglia, non per le passioni. Non capisco allora quelle dichiarazioni di guerra rilasciate sabato sera. Per noi tifosi quindi è meglio non prendersela; noi le mani siam disposte a sporcarcele, ma se siamo soli..... 
Moratti spera ed è convinto comunque che il designatore non lo sceglierà per le nostre partite per molto tempo. Infine una considerazione: meglio parlare sempre meno dello scudetto 2006. Lasciamo che ne parlino Tuttosport e vari siti demenziali bianconeri.

domenica 2 ottobre 2011

L'Eliminatore

Chi non ha visto il film Pulp Fiction di Tarantino? Uno dei protagonisti è il sig. Wolf detto “l'Eliminatore”.



Tu lo chiami e lui interviene in un battibaleno; celere, preciso e implacabile come un'agenzia di recupero crediti. La sua personalità fredda, cinica e distaccata gli permette di svolgere al meglio il suo lavoro, e lo fa sembrare uno dei migliori nel settore.
Prima che iniziasse il campionato, durante i deliri di monociglio Agnelli, Abete chiese a Moratti di fare un passo indietro e di restituire lo scudetto del 2006; era chiaro che il palazzo ce l’avrebbe fatta pagare cara.


E allora eccoli ….. appena rialzata la testa hanno mandato l’eliminatore …. Uno dei migliori.
La partita l'ha decisa, l'ha stravolta Rocchi, con quella ridicola prima ammonizione a Obi e per il triplice errore nell'azione del rigore (rigore che non c'era, espulsione che non c'era, ribattuta sul rigore irregolare).

Non c’è nulla da aggiungere …. È inutile parlare di tattica, di giocatori, di forma fisica (a parte il discorso di Alvarez a cui i tempi sui 100 metri piani li prendono con la meridiana).
Mi aspetto solo che qualcuno in società cominci a tirar fuori le palle e a farsi sentire perché è da inizio campionato che ci stanno massacrando, quella di ieri sera era solo la ciliegina finale, l’avvertimento finale del palazzo.
Come mi piacerebbe vedere ancora una volta Lui girarsi verso le telecamere a testa alta e fare lo stesso gesto: