lunedì 13 febbraio 2012

Capolinea


Siamo arrivati a San Siro nonostante la temperatura glaciale chiedendo solo una cosa: una scossa. E’ normale che avendo visto in campo l’atteggiamento richiesto solo tra l’87esimo e il 93esimo le contestazioni e i cori siano il minimo che ci si possa aspettare. E forse arrivano troppo tardi per dare un ultimo campanello d’allarme.
Ranieri ci mette del suo, dato che bastava fare le cose con semplicità: Faraoni per Maicon, Chivu per Samuel, con Poli a sopperire a Cambiasso in mezzo al campo. Invece elimina le fasce con il solo Chivu a smazzarsi tutta la zona sinistra del campo, accentra gioco salvo poi obbligare prima Milito e poi Poli ad allargarsi in posizioni assurde per aprire il muro di Mondonico. E come se non bastasse la metà degli under 25 che ha convocato li manda in tribuna per fare spazio ad ultratrentenni che reggono si e no 20 minuti di fiato.
Quando finalmente Ranieri si accorge che movimentando le fasce potrebbe far male a un Novara francamente poca cosa, l’apparizione di Yuto Nagatomo viene salutata con un boato dallo stadio. Ovviamente è tardi, ma ogni palla che arriva da quelle parti si trasforma in un pericolo per la difesa del Novara. Rimangono sì e no 10 minuti da giocare e dagli spalti cominciano i cori che ci riportano anni addietro, ma la curva è stata fin troppo paziente. Magicamente la squadra capisce che non si può concludere il match così e centriamo una traversa, due miracoli del portiere e una palla che esce di un soffio.
 Meriteremmo di più, ma la società è giusto che venga punita per quello che è riuscita a combinare da quasi due anni a questa parte. E quello che mi terrorizza di più non è arrivare decimo quest’anno, ma la certezza che chi gestisce la mia squadra del cuore non ha la minima idea di cosa fare di fronte a tutto questo. Ranieri dovrebbe capire che è necessario mettere in campo gente che corra, prima di tutto, come una provinciale qualsiasi. La società dovrebbe assumersi le proprie responsabilità e varare un piano di ristrutturazione interna e sportiva, oltre che romperci le palle con le necessità di ristrutturazione economica fatte come va di moda con i soli tagli e senza alcun investimento.
Magari spiegandoci anche a noi poveri idioti che ci siamo sempre e comunque, qual è il programma; con una conferenza stampa chiara e dettagliata e non con due battute a cazzo sparate sul marciapiede il lunedì mattina.

1 commento:

alfiere ha detto...

parole sante sergio io adoro i miei colori ma non per questo devo essere preso per il culo fatti non parole al mercato estivo vendono eto e mi prendono un giocatore che non puo fare neanche la coppa per non parlare di gennaio vendi motta per palombo comunque sempre forza inter