giovedì 31 gennaio 2013

Finalmente è finito

Finalmente è finito il mercato di riparazione e si ricomincia a giocare. L’Inter si è dimostrata ancora una volta pazza sia in campo che fuori. Dopo ventinove giorni di niente e un atteggiamento della società molto deludente all’improvviso arriva quello che probabilmente è uno dei giovani più quotati al mondo e per una barcata di milioni. Probabilmente non se l’aspettava nessuno. Non dopo questi ventinove deprimenti giorni di mercato. Inoltre arrivano un altro centrocampista dai piedi buoni, Kuzmanovic, per una manciata di lire e il tanto agognato Schelotto per accendere la brace della griglia al club argentino dell’Asado.  Moratti quindi con un colpo di coda ha fatto capire che ha ancora voglia di investire. Però tutto fa pensare che si agisce solo in circostanze particolari. Ma se al posto di fare un mercato inquietante per settimane salvo poi scatenarsi negli ultimi due giorni si seguisse una strategia e un programma non sarebbe meglio? Il presidente della Dinamo ha rilasciato oggi le seguenti dichiarazioni: "L'emissario dell'Inter è arrivato alle 17.30. Da subito hanno dimostrato di essere pazzi per Kovacic! Durante la trattativa Stramaccioni avrà chiamato sì e no dieci volte, poi è arrivato Moratti in videoconferenza. Voleva che il giocatore venisse subito a Milano ma non era possibile, e allora ha inviato lui stesso un jet privato a Zagabria per portarlo in Italia e fargli sostenere le visite mediche oggi". L’acquisto di Kovacic secondo me è dovuto anche alla situazione che si è venuta a creare. I crescenti malumori della tifoseria e l’acquisto del mononeurone da parte del Circo Medrano non possono non aver influenzato gli ultimi acquisti.
Abbiamo infine preso ma per luglio un quarto giocatore, Diego Laxalt, giovane talento classe '93 uruguaiano, dal Defensor Sporting. Speriamo bene. Una ventata di aria fresca alla Pinetina. Ultimo acquisto Carrizo dalla Lazio, un portiere di riserva che farà coppia con Rocchi  alla bocciofila di Appiano.
Concludendo non saprei che giudizio dare dal punto di vista tecnico. L’incognita del giovane croato è troppo alta ed è tutta una scommessa … speriamo di vincerla. Mi preoccupa l’attacco composto da ultratrentenni acciaccati. Strama adesso deve in pochi giorni inventarsi qualcosa per far girare nuovamente il motore dell’inter a pieno regime. Siamo in corsa per tutti e tre gli obbiettivi. Tocca a lui adesso giocarsi la riconferma. Un ultima cosa: c’è un denominatore comune in questa campagna acquisti. Branca non viene mai citato. Sono stati emissari esterni alla società e Moratti in persona a definire le trattative. Forse il cigno di Grosseto è ancora in Brasile a cercare di portare a casa Paulinho. Sarebbe meglio avvisarlo.

martedì 29 gennaio 2013

Moratti... dì qualcosa di interista!

Alla fine ci sono riusciti. Balotelli torna a Milano sponda rossonera, quella per cui tifa e quella che lo userà per prenderci per i fondelli fino al 2017. Berlusconi fa un altro colpo per le sue battaglie personali e non certo per i gonzi rossoneri. Questo acquisto vale almeno 500mila voti nelle prossime elezioni. Tra l’altro chi ci crede che gli sceicchi abbiano abbassato da 37 a 20 milioni il suo cartellino in 15 giorni? E’ un grande in queste cose, niente da dire. Come molto furbo e ben inserito è il suo A.D. Galliani. Noi in 2 anni abbiamo parlato di Lucas e Paulinho inutilmente senza prendere in considerazione alternative magari più valide. Comunque non è tanto per la forza del giocatore che la cosa mi infastidisce. Mononeurone fino ad ora ha dimostrato più cose fuori che dentro il campo, anche se a pensare ad un attacco con lui e il faraone contro il nostro composto da Milito e Rocchi mi viene da piangere. Quello che mi fa star male e che mi preoccupa è che per la prima volta vedo in Moratti solo rassegnazione.  Non aver fatto nulla per ostacolare il passaggio (leggi clausola o disturbo come avvenne l’anno scorso per Tevez), non aver risposto con un altro colpo rilanciando la sfida ma addirittura cedendo Sneijder e Coutinho e rinunciando a Paulinho nelle stesse ore, segna il punto più basso della ambizione e voglia di vincere di Moratti da quando possiede l’Inter. Se non c’è  un progetto per il futuro, senza la voglia di nuove sfide, non esiste neppure il presente. Ma a quelli che anche quest’anno battono record di presenze in casa ed in trasferta e che hanno il terrore di tornare la barzelletta d’Italia, chi ci pensa?
...Sembra passato un secolo.

lunedì 28 gennaio 2013

Inter - Torino 2-2

E’ la sensazione di impotenza che più deprime e fa paura. E’ il fatto di subire in casa il 65% di possesso palla da parte di un avversario che lotta per salvarsi. E’ la serie di infortuni a catena che colpisce una squadra che acquista solo ultratrentenni reduci da guai muscolari. E’ che vendono gli unici con un po’ di fantasia e comprano dei fabbri senza gloria. E’ che mancano tre giorni al 31 e abbiamo comprato un ectoplasma che non entra in campo neanche se stiamo perdendo in casa e siamo senza Milito. E’ che segna Cambiasso su assist di Zanetti e nessuno in campo festeggia. E’ che non ho ancora capito come giochiamo e se abbiamo uno gioco. E’ che se Palacio si allarga e vuole crossare in area non c’è nessuno. E’ che anche ieri sera eravamo in 45000 e qualche timido fischio è arrivato solo alla fine. E’ che la cosa più preoccupante è rendersi conto che di più, forse, non si può chiedere a questi giocatori. E’ che nonostante tutto e 14 punti in 15 partite, ieri abbiamo guadagnato un punto sulla terza in classifica che tra l’altro ci ha battuto nello scontro diretto. E’ che non so cosa facciano alla Pinetina in settimana, perché non esiste uno schema che sia uno. E’ che non ho capito il senso che ha aggiungere un centrale e spostare Mudingayi in fascia quando ti si rompe un centrale e hai due terzini già in campo. E’ che non ho capito chi fa le visite mediche all’Inter. E’ che se Moratti pensa di arrivare terzo con questa squadra, vendendo altri elementi di qualità per fare cassa, ha capito male. E’ che la pazienza è finita e i fischi stanno aumentando di intensità. E’ che il valore monetario della squadra sta miseramente precipitando e ho paura che ci aspettano anni bui. E’ che se il Milan fa il colpo al calciomercato ci supera in classifica. E’ che quello che serve a questa squadra lo sanno anche i bambini, ormai da anni. E’ che ho saputo dalla curva che aspettano il 31 anche loro e poi forse...  E’ che ho comprato i biglietti per andare a Siena domenica prossima e il 31 sarà già passato.  

giovedì 24 gennaio 2013

Roma - Inter (c.italia) 2-1

Giochiamo dopo 3 giorni la stessa partita di campionato. Sembra passato un anno. Posso solo immaginare come faremo a ricordarci che il 17 aprile ci sarà il ritorno della semifinale. Impossibile prevedere ora in che condizioni saremo noi e loro, magari non ci saranno neppure gli stessi allenatori! Restiamo ancora in corsa per la finale di coppa Italia ed in fondo, per come si era messo l’inizio della partita, va bene così. Ieri sono riemersi i limiti atletici e tecnici di una squadra logora a centrocampo e con troppe assenze in attacco. Per nostra fortuna anche la squadra di Zeman ha dei limiti evidenti e così dopo 30 minuti calano drasticamente d’intensità e lasciano la difesa in balia dei nostri purtroppo pochissimi giocatori (sarà un difetto del vedere le partite in tv ma sembrava che nella loro area non ci fosse mai una maglia neroazzurra!!). Comunque il primo tempo poteva finire con 3 o 4 gol di scarto. E invece Palacio riesce a tenere viva la partita e la qualificazione. A Strama sembra passata la voglia di ridere, anche se un po’ ci mette del suo Rispetto a domenica toglie una punta per un centrocampista in più e viene travolto nella prima mezzora. Nella ripresa finalmente corregge quel 3511 di partenza con un più sicuro 442 e quasi potevamo portare a casa una vittoria se avessimo centrato la porta invece di sbattere sui difensori avversari di turno. Sembra che viva anche lui alla giornata anche perché come al solito la società lo costringe ad una emergenza continua. Benvenuto all’Inter. Al fischio finale la sconfitta sicuramente ribaltabile al ritorno la scia un po’ di amaro in bocca per aver buttato via un’altra occasione contro i giallorossi. Con un approccio diverso potevamo vincerla e non è la prima volta che succede quest’anno. Ma d’altronde con i soli Palacio e Guarin che corrono, con l’incapacità atletica di Cambiasso e Zanetti, con l’insicurezza di Obi (che ha giocato tra l’altro non sulla sua fascia) e Benassi, con Gargano e Pereira che hanno dei piedi impresentabili, con Chivu che mostra tutte le sue lacune come difensore puro, di più non possiamo pretendere. L’obbiettivo era arrivare il più lontano possibile nelle coppe e almeno terzi in campionato. Diciamo che siamo ancora in corsa per entrambe le cose. Ma vedere la mia squadra ridotta così fa male, molto male, soprattutto davanti alla tv e non allo stadio. La fiducia c’è anche se non è facile ridimensionare le ambizioni. Noi ci saremo sempre ma almeno dateci qualche speranza.

lunedì 21 gennaio 2013

Roma - Inter 1-1

Arriviamo all’Olimpico dopo i 120’ infrasettimanali di Coppa Italia e con l’infermeria piena. Nei primi 20 minuti la Roma infila spesso la nostra difesa in modo pericoloso, senza però riuscire a concretizzare niente. Al contrario la nostra manovra è lenta e confusa. Solo Guarin sembra tornato ad essere un trascinatore. Poi il Capitano commette un grave errore, perde il pallone proprio davanti alla nostra area e Bradley si lancia verso la nostra porta e per la prima volta vedo fischiare un rigore perché il difensore sgambetta con la testa l’attaccante. Non abbiamo gioco ma l’impegno c’è e per fortuna allo scadere il Guaro si trascina mezza Roma e serve Palacio per il più comodo dei gol. Nel secondo tempo l’Inter accusa la stanchezza e vacilla. Strama non azzecca del tutto i cambi e rischiamo l’imbarcata e solo per la bravura del portiere non subiamo altri gol. Il mister ha portato finalmente a casa un punto contro la Roma, però un giorno mi dovrà spiegare perché giocare praticamente tutta la partita con Zanetti e Gargano a centrocampo tenendo Benassi a scaldare la panca. Zanetti ci costa il rigore e un altro paio di palloni persi a centrocampo e aiuta poco Nagatomo. Perché debba giocare per forza è inspiegabile. Gargano perde tutti i palloni possibili e ci costerà 6 milioni mentre Bradley, più giovane di 4 anni ne è costato la metà. Poi toglie Livaja che la sua partita l’ha fatta e non Palacio stremato per mettere dentro l’inutile Rocchi del quale non si sentiva il bisogno di vederlo in campo ne ieri ne mai.
Senza Cassano le nostre azioni partono solo dai piedi di Guarin. Le fasce arrivano anche a crossare, ma mancano i giocatori pronti a riceve i palloni. Non ci sono inserimenti dal centrocampo e spesso si attacca in 3 contro 8. Ieri guardavo la Roma che arrivava nella nostra area con 8 giocatori … certo poi rischi il contropiede ma vedere sempre l’area avversaria vuota  quando attacchiamo mi deprime. Noi siamo l’Inter cazzo. Non abbiamo più qualità ma solo dei gregari. Certo non manca l’impegno, è un’Inter che si sbatte, abbiamo anche un buon giocatore che sta andando oltre le aspettative ma manca un poeta li in mezzo. Abbiamo venduto Sneijder per poche briciole e sicuramente dandogli una buonuscita (il pranzo di ieri con Moratti potevano farlo prima). Non penso che a gennaio si riuscirà a fare un mercato che cambi gli equilibri e quindi rischiamo seriamente di non arrivare in champions. Almeno nelle coppe cerchiamo di andare fino in fondo. Tra tre giorni si replica, sempre all’Olimpico, per la semifinale di andata di Coppa Italia. Speriamo che Strama abbia preso bene le misure.
Chiudo questo blog facendo a nome di tutti un augurio speciale alla nostra mitica Carmen che in questi giorni purtroppo sta passando dei brutti giorni in ospedale. Ti aspettiamo presto con ancora più grinta di prima.

mercoledì 16 gennaio 2013

Inter-Bologna 3-2 d.t.s.


Bella serata ieri. Nevischio e freddo ma il primo verde è pieno zeppo e ci si diverte. Presenti io, il Pres, l'Alfiere e il Brillo. La solita incredibile, inimitabile e affascinate pazza Inter. Perchè scivolare via con un 2-0 tranquillo per gli ultimi 10 minuti facendoci rilassare un po' canticchiando per scaldarci? Niente di tutto questo. Un bel 2-2 e via con i tempi supplementari, giocando in 10 e rischiando il terzo gol. Ma l'inter è unica per questo...vuoi mettere un gol sotto la curva al 120'? Meraviglioso! A mezzanotte finalmente si esce dallo stadio.
Adesso ci aspetta la vincente di Fiorentina-Roma, già la prossima settimana. Purtroppo l'infermeria non si svuota, anzi si sta riempiendo di nomi illustri. Domenica mancheranno anche Milito e Cassano probabilmente. Mi domando come mai non riusciamo a scendere sotto i 10 infortunati a partita. Abidal è tornato ad allenarsi dopo un trapianto al fegato mentre di Stankovic e Obi ancora nessuna notizia.
Dal mercato non mi aspetto niente, anzi, la telenovela Sneijder prevedo si prolungherà fino al 31 gennaio e forse oltre.
Non riusciamo neanche a prendere quella chiavica di Schelotto. Siamo a metà mese e ad oggi abbiamo preso una bella sagoma di cartone di 36 anni da lasciare fermo alla pinetina al limite dell'area per far provare le punizioni al Guaro. Altri due milioncini gettati nel cesso. Con i pochi soldi a disposizione si punta poi ad un secondo portiere: dev'essere una forma di perversione, tipo quelli che leccano le suole delle scarpe.
Non so cosa darei per essere presente ad una riunione tra Branca e Moratti.

Comunque Stramala!



lunedì 14 gennaio 2013

Inter-Pescara 2-0

Tantissime assenze hanno costretto Strama a proporre una linea difensiva Silvestre-Cambiasso-Chivu, con il debutto del diciottenne Benassi dal primo minuto. Jonathan e Pereira sulle fasce,  Zanetti a dare una mano al ragazzino e il Guaro trequartista a supporto della coppia Palacio e Cassano. Molte le assenze anche sabato. Speriamo che l’infermeria si svuoti i fretta perché adesso ci aspettano tantissime partite, soprattutto se dovessimo passare i quarti di coppa Italia martedì sera. Stadio mezzo vuoto, freddo e 8 punti nelle ultime 8 partite. Insomma sabato sera non c’era  un gran entusiasmo. Ma i 3 punti facili raggiunti contro una delle peggior squadre viste finora hanno riportato un po’ di serenità. Bellissima la prestazione del ragazzino. La personalità, la maturità, la pulizia nei passaggi, la lucidità e soprattutto la capacità di correre per 90 minuti, ne fanno un marziano da queste parti. Molto bene anche Guarin che se venisse affiancato da un altro centrocampista di valore potrebbe assicurarci un futuro più tranquillo. E’ filato tutto liscio, ad eccezione della prima mezzora in cui faticavamo a creare pericoli alla porta di Perin, complici i bassi ritmi e la solita mancanza di idee in fase di costruzione. Poi è bastato alzare un po’ la linea ed accorciare gli spazi ed i risultati sono arrivati. In tribuna presenti anche Sneijder e l’amico Nagatomo che hanno suscitato parecchio interesse soprattutto per le telecamere di Sky. Speriamo si risolva in fretta la questione non perché mi aspetti un grande acquisto ma solo per togliere dallo spogliatoio questo fastidio. Così anche Cassano si dovrà cercare un altro amico di pianerottolo e magari farà meno gesti plateali per una sostituzione sacrosanta al 70° dopo la quindicesima gara da titolare su 18 giocate in campionato. Bella la scena a fine partita con l’abbraccio di tutta la squadra al giovane Benassi. Speriamo di vederlo ancora qualche altra volta prima di regalarlo al PSG. Non santifichiamolo adesso ma mi è sembrato avere polmoni più grossi del Cuchu, piedi più sensibili di Gargano e maggiore personalità di Zanetti. E’ inutile spendere soldi per elementi a fine carriera o mediocri tecnicamente. E se un ragazzo aggregato da quest’anno alla Primavera emerge con tale evidenza significa solamente che chi ha costruito la rosa a centrocampo ha sulla coscienza colpe enormi. Abbiamo guadagnato punti su Roma e Fiorentina ma davanti la Lazio e il Napoli viaggiano forte. Sarà molto dura arrivare tra le prime 3 ma deve essere l’obbiettivo della stagione. Nelle prossime 6 partite giocheremo contro Roma, Fiorentina e Milan, ci saranno i quarti e si spera le s.finali di coppa Italia e l’andata dei sedicesimi di Europa League. Tanta roba insomma. Ma a noi piace così. Cominciamo da domani sera … le previsioni portano freddo, neve e 500 spettatori. Noi ovviamente saremo tra quelli.
Ovunque, comunque.

martedì 8 gennaio 2013

Grazie!

Approfitto del blog per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito ad organizzare la mia festa a sorpresa di ieri sera. Bè devo dire che è riuscita davvero bene... sono rimasto senza parole. Siete stati fantastici e sono orgoglioso di avere dei veri amici come voi. Grazie di cuore



   

Udinese - Inter 3-0

La Partita:
A mente fredda mi vien da pensare che è veramente un periodo dove la sfortuna regna sovrana alla Pinetina. Non riusciamo a recuperare neanche un infortunato, ci squalificano i giocatori ogni volta che apriamo bocca, non ci fischiano un rigore neanche a morire, sbagliamo dei gol a porta vuota. A mente calda siamo usciti dallo stadio non appena è entrato il terzo gol con una rabbia addosso che se per puro caso avessi incrociato in autostrada il pullman dell’Inter lo avrei speronato facendolo uscire di strada per poi cercare il corpo di Jonathan su cui mi sarei fatto un autoscatto con il mio miglior sorriso. Scherzi a parte non so più cosa pensare perché è vero che gli episodi ci sono contro ma è anche inoppugnabile che abbiamo fatto 8 punti in 8 partite e non può sempre essere la sfortuna a farci capitolare.
Le critiche a Stramaccioni possono essere comprensibili ma rischiano di suonare sterili, mentre quel Jonathan titolare la dice lunga sulle reali necessità di questa rosa: non c’è qualità e chi ce l’ha non ha più il fiato per dimostrarla. Sarebbe importante comprendere come, in un mercato di riparazione come quello di gennaio, un’operazione come quella di Rocchi, utile per rattoppare il reparto e dare fiato ad un Milito sempre più spesso acciaccato, possa avere un senso, considerando anche l’intenzione da parte della società di investire la poca liquidità disponibile su di un centrocampista che possa fare la differenza e colmare una lacuna ormai evidente a tutti tranne che ai nostri dirigenti. Attendendo le decisioni sul destino dei vari Sneijder, Coutinho, Alvarez e Silvestre stiamo trattando Schelotto, Lodi, Sorrentino e Campagnaro. Ma stiamo scherzando vero?
E’ vero che la mediocrità delle avversarie ci permette di non essere troppo distanti dalla vetta, ma serve un progetto e non lo sto vedendo. Mi spiace per il mister lasciato ancora una volta da solo. Non mi stupirei se cominciassero a circolare voci di un esonero. Alcuni stolti presenti a Udine inveivano contro di lui ma a vedere la panchina non mi sembra ci fossero vere alternative. Benvenuto in casa Inter mister, dove il solo recente passato di vittorie ha rappresentato una parentesi eccezionale in un mare di mediocrità e di assenza di un vero progetto da parte di chi prende le decisioni.

La Trasferta:
Qui vinciamo sempre a mani basse. Anche questa volta tutto è andato a meraviglia. Presenti il presidente, il blogger e le rispettive consorti. Partenza sabato mattina direzione Vicenza, per la precisione Montebello, paese dove ha vissuto parecchi anni il Pres. Ad aspettarci un suo amico d’infanzia, Fiorenzo e la moglie Monica, che ci accolgono alle dieci di mattina con vino e cibo in abbondanza … cominciamo bene!
Proseguiamo poi verso Padova per visitare la città e la basilica del Santo.




Pranzo e poi via verso Udine.
Arriviamo in hotel nel tardo pomeriggio e subito ci tuffiamo nel centro storico. Non ci aspettavamo un città così bella e piena di vita. Ci sono locali strapieni, negozi molto belli e tante cose da vedere.

Ceniamo alla grande in uno dei pochi ristoranti con ancora dei posti a sedere. Il menù è toscano. Ribollita, pici, cantucciata e buon vino (io coca naturalmente) ci riempiono a dismisura.


Ma una bella passeggiata notturna con sigaro e movida fanno passare tutto. E’ ora del meritato riposo anche perché la partita domani è all’ora di colazione!
In effetti alle 10.30 siamo già nei pressi dello stadio. Ci sono parecchi interisti ma nel nostro settore siamo noi e la curva. Meglio così. Parcheggi in abbondanza e gratis ci fanno capire la leggera differenza con San Siro. A maggio partiranno i lavori di ristrutturazione che porteranno ad una intera copertura e all’eliminazione della pista. Qui hanno le idee chiare e nel silenzio lavorano molto bene.
La partita finisce sul 3-0 e decidiamo di abbandonare lo stadio visto i 500 km che ci attendono. Gli Stewart cercano di tenerci dentro ma la rabbia dipinta sui volti di quelli che cercano di uscire prima fa propendere ad una saggia apertura dei cancelli. Ci mettiamo in macchina e per la prima ora la tensione la fa da padrona. Solo il Saggio Presidente cerca di giustificare tutto e tutti. Forse ha ragione lui. Pranziamo verso le quattro in un’area di sosta tranquilla dove ci raggiungono i pullman della curva. Sarà un caso ma in ogni trasferta scegliamo gli stessi autogrill per sostare. Alle otto di sera siamo a casa. Tutto è filato liscio tranne il risultato. Evidentemente il Santo aveva altre cose da fare e non ha ascoltato le nostre richieste.


Ancora una volta grazie ai miei compagni di viaggio.
Ovunque Comunque!  

venerdì 4 gennaio 2013

I finti moralisti

Siamo proprio un paese di pecore e falsi moralisti. Da ieri hanno deciso che non si può andare avanti così con questi razzisti che riempiono gli stadi... e allora tutti ad elogiare il Milan e Boateng per il gesto fatto nell'amichevole con la Pro Pratria. Non più di 2 anni fa ricordo solo io la squalifica di Balotelli per aver applaudito verso i tifosi del Chievo dopo essere stato preso di mira tutta la partita? O l'attacco di tutta la stampa per aver zittito i tifosi della Roma (qualcuno lo definì addirittura delinquente). Per non parlare poi di Eto'o e dei cori riservati a lui dai gobbi. Quindi esistono neri di serie A e di serie B. E le altre forme di razzismo? Verso Materazzi, Zeman,  ecc? Non se ne parla mai. Invece ieri tutti ad elogiare Boateng che come i bambini all'oratorio ha scagliato il pallone in tribuna e se ne è andato. Non sto certo difendendo  gli ignoranti che ululano, ma sono stufo di vedere la massa che segue come un gregge di volta in volta quello che le televisioni ed i giornali ci propinano. Sono proprio curioso di vedere se farà lo stesso durante un incontro di serie A o in Champions. Sono curioso di vedere come reagirebbe Sky di fronte all'annullamento di una partita. Addirittura oggi il sindaco di Busto (ve lo raccomando), dopo averlo criticato ieri e dopo essere stato massacrato in ogni telegiornale oggi gli ha proposto la cittadinanza onoraria. Che cosa stiamo diventando?

giovedì 3 gennaio 2013

Pessimismo cosmico

Sento nell'aria qualcosa di preoccupante per i nostri colori. Sta tornando il pessimismo che ci ha contraddistino per anni. Vi ricordate le barzellette sull'inter e le battute che per anni ci siamo dovuti sorbire? Io ricordo tutto e non ho assolutamente voglia di ritornare a quella situazione. Ma le condizioni ci sono tutte. Oggi apre il calciomercato di riparazione e noi apriamo col botto...acquistato un 35enne che da due anni fa la riserva alla Lazio. Ci appestiamo a vendere Silvestre per comprare Campagnaro. Teniamo l'unico centrocampista sano fuori rosa per mesi. I cinesi ci hanno preso per il culo e son scappati. La dirigenza è assente su tutti i fronti. Zanetti rinnova di un altro anno. Il giudice Tosel ha alzato il mirino contro di noi. Stiamo invecchiando l'età media della squadra comprando a cazzo senza credere nei giovani, ma nonostante questo facciamo le vacanze più lunghe degli altri e meno ore di allenamento di tutti ... in assoluto. Forse butteremo via altri soldi per prendere Sorrentino dal Chievo...ma per 2 mesi non possiamo avere Belec in panchina? La stampa se parla dell'inter lo fa solo per evidenziare gli aspetti negativi. Ma qualcuno pensa a noi tifosi? Noi ci meritiamo di nuovo tutto questo? Siamo sempre i più numerosi come presenza allo stadio ... si ok siamo dei rompicoglioni e non riusciamo a non fischiare qualcuno ad ogni partita ... ma ci siamo sempre ed amiamo questi colori. Siamo diversi è vero e forse troppo buoni. Abbiamo bisogno di un condottiero in cui riconoscerci e oggi non se ne vede neanche l'ombra. Ho paura che lo stile Zanetti si sia impadronito della Pinetina.  Serve qualcuno con le palle, come Guarin, serve qualcuno che sproni i ragazzi quando serve. Stramaccioni sta facendo bene ma non può permettersi di non essere aziendalista e non si lamenterà mai dell'operato della società. Lo scrivo oggi ad inizio calciomercato con la speranza di essere smentito. Questa squadra se non corriamo ai ripari con l'acquisto di almeno due titolari a centrocampo rischia seriamente di finire quinta o sesta e allora si che il ridimensionamento sarebbe tremendo.
In caso di fallimento del terzo posto in campionato, qualcuno stavolta dovrà spiegare. Senza nascondersi dietro Fair Play Finanziario o colpe dell’allenatore e dei giocatori. Mi siedo sulla riva del fiume, qualche cadavere prima o poi passerà.